lunedì 31 dicembre 2012

Recensione: I tuoi occhi viola di Stephen Woodworth

Buondì!

Urca, è un sacco di tempo che non scrivo sul blog. Nei 20 giorni che hanno preceduto il Natale ho dirottato la mia vena creativa altrove in modo da poter finalmente realizzare dei regalini handmade. Erano anni che pensavo di farlo, ma ho sempre rinunciato dato che non ho così tanta autostima da promuovermi in giro però quest'anno non avevo proprio voglia di girare per negozi :-P Ho quindi preferito risparmiare le energie per i saldi, dato che quest'anno dovrò buttarmi nella mischia con la speranza di trovare ancora gli scarponcini su cui ho messo gli occhi, e con ago e filo alla mano mi sono messa all'opera. Appena trovo il cavetto per collegare il cellulare al pc posterò anche le fotine ^^
Ma bando alle ciance...Come annuncia il titolo del post mi sono affacciata per postare una recensione dato che, nonostante tutto, ho continuato le mie letture per concludere in bellezza il 2012.


Voto:  su 10
Titolo: I tuoi occhi viola
Autore: Stephen Woodworth
Trad.: S. Pezzani

Editore: Fanucci (Collana: Gli Aceri)
Pagine: 294 Formato: Rilegato
Prezzo: 16,50€
Isbn: 8834711459

Trama: Per ogni generazione nascono alcuni individui dagli occhi viola, capaci di comunicare con l’Aldilà. Sono persone rare e preziose, rigidamente controllate da una società che ha estremo bisogno del loro aiuto, e assolvono a una serie di compiti diversi. Sono chiamati i “Viola”, e molti di loro lavorano al servizio delle forze dell’ordine per combattere il crimine o come testimoni chiave nei processi per omicidio. Ma quando diventano a loro volta vittime di un serial killer – qualcuno che ha imparato a ucciderli senza lasciare traccia – Natalie Lindstrom, una dei Viola, dovrà affiancare nelle indagini Dan Atwater, agente speciale dell’FBI. Tra i due si instaura un rapporto sempre più profondo, anche se minato da un inquietante fantasma che emerge dal passato di Dan e dalla necessità di lottare con tutte le proprie forze per scoprire chi sia l’uomo senza volto responsabile degli efferati delitti e fermarlo prima che colpisca ancora.


"Un thriller denso di energia e suspense, un romanzo forte e originale.”
Joe R. Lansdale

"Un rompicapo coinvolgente e ricco di false piste, unico nel ritmo vivace e nella logica ferrea.”
Publishers Weekly

L'autoreStephen Woodworth, si è laureato presso la prestigiosa Clarion West Writers Workshop e ha vinto il primo premio della Writers of the Future Contest. Alcuni dei suoi racconti sono stati pubblicati da riviste come The Magazine of Fantasy & Science Fiction, Weird Tales, Aboriginal Science Fiction, Gothic.Net e Strange Horizons.

Recensione: Non potevo non leggere un thriller la cui protagonista è una ragazza dagli occhi viola dato che io amo questo colore e questo genere letterario. 
Devo essere sincera…Nonostante le recensioni positive non mi aspettavo niente di che ma fortunatamente mi sono dovuta ricredere. Ho trovato un bel thriller, non troppo elaborato nelle parti tecniche e non troppo scontato come ci si potrebbe aspettare. Ebbene si...Sono sfortunatamente entrata nella fase “visto uno li hai visti tutti”, ma questa volta anche se si trovano parti prevedibili queste sono state intrecciate ad elementi originali che ne rendono piacevole la lettura. La trama originale, tuttavia, ha del potenziale non sfruttato appieno dato che la prima metà del romanzo manca di ritmo e si riprende solo più avanti quando viene presa di mira la protagonista. E’ da questo punto in poi che si accende la suspense fino a giungere ad un finale inaspettato che mi ha fatto rimanere a bocca aperta. 
Un finale che però può diventare un’arma a doppio taglio per quanto riguarda il seguito della serie. Credo che sarebbe stato un libro autoconclusivo perfetto ma ahimè l’autore ha optato per un’altra scelta. Non so ancora se leggerò il seguito, il cui titolo è stato tradotto in maniera discutibile, perché se da un lato sono curiosa di conoscere la madre di Natalie dall'altro so che potrebbe profondamente deludermi per quanto riguarda il lato sentimentale (che una volta tanto ho apprezzato davvero molto).
Se dovessi trovare delle pecche vere e proprie le affiderei tutte alla Fanucci, mi spiace. Nella mia edizione ho trovato un sacco di refusi che hanno reso difficile la lettura ed un altro punto che non ha aiutato sono state le note di traduzione che per forza di cose spezzano l'esposizione.


Pagina 99

Questa recensione partecipa alla:
- Hogwarts Reading Challenge ideata da Denise di Reading is believing.

Con la speranza di aver scritto qualcosa di sensato dato che è quasi l'1e30 di notte vi auguro buona notte, ma soprattutto...
Buon Anno Nuovo!!!

martedì 4 dicembre 2012

Rubrica: Top Ten Tuesday {9}


Sempre io XD

Dimenticarsi di uscire per portare la macchina a fare la revisione dopo che me ne sono dimenticata per ben 6 mesi porta ad un pomeriggio davanti al pc per convincersi che se durante la notte mi sequestreranno finalmente la macchina sarà comunque per una buona causa, ovvero la pubblicazione della Top Ten Tuesday.
Di cosa si tratta? La Top Ten Tuesday (TTT) è un meme creato dal blog The Broke and the Bookish che consiste nello stilare una lista di dieci elementi dato un tema specifico proposto di settimana in settimana. Tutti possono partecipare ed una volta scritto il proprio post è possibile inserirlo, grazie ad un widget, su The Broke and the Bookish.

Tema difficile questa volta...Immaginavo che prima o poi avrei dovuto affrontare qualcosa di questo tipo, ma speravo ci volesse ancora un po'. Il tema di questa settimana è:
Dieci libri che non mi dispiacerebbe ricevere da Babbo Natale.
Non vi prendo in giro...per me è un tema difficile perché sinceramente non sono abituata a ricevere libri per Natale. Al massimo mi arriva qualcosina per il compleanno, ma in generale non sono circondata da amanti dei libri per cui se non lo richiedo espressamente (cosa che odio fare per quanto riguarda i regali) Babbo Natale non mi porta mai regali rilegati. Ma come si dice...La speranza è l'ultima a morire.

1) Alla corte dei Borgia di  Jeanne Kalogridis. Se parto con questo libro è tutta colpa di Phoebes :-P E' da un po' di tempo che vorrei leggere una storia romanzata sui Borgia dato che al momento non mi scosto da EnricoVIII e le sue mogli (chi più, chi meno) decapitate. Prigioniera del tempo a questo proposito mi ha delusa perciò spero in meglio. E poi c'è in edizione Tea :-P

2-3-4) Shadowhunters. Città di vetro; Città degli angeli caduti; Le origini. L'angelo di Cassandra Clare. Ok...Forse risento un po' della lettura in corso, ma al momento come mi appassiona questa serie non lo fa nessun'altra. Tre libri in Oscar Best Sellers per risparmiare e per continuare con l'edizione dei primi due libri pubblicati che ho in mio possesso.

5) Blood di Anne Rice. Sempre in un'edizione economica, la Tea. Perché se Babbo Natale mi conosce bene saprà che è l'unico libro delle Cronache dei vampiri che ancora mi manca.

6-7) Harry Potter e il Principe Mezzosangue; Il seggio vacante di J.K. Rowling. Per quanto riguarda il primo libro vi ho fatto le tasche piene del perché XD Per quanto riguarda il secondo libro la sua pubblicazione cade proprio a fagiuolo, come si suol dire. Ma a Natale siamo tutti più buoni e lo dovrebbe essere anche Santa perciò dovrebbe consegnarlo a tuuuuuutti i lettori.

8) 
Tutte le fiabe. Ediz. integrale di Jacob e 
Wilhelm
 Grimm
Perché amo le copertine dei Mammut Newton Compton e perché spero di trovarci I musicanti di Brema che per qualche oscuro motivo è la mia fiaba preferita *-*

9) Dickens. I grandi romanzi. Senza Charles Dickens non c'è Natale. Anche se sinceramente non preferirei mai questa edizione nonostante sia un Mammut. Sono 2217 pagine rilegate in un unico libro che lo rendono veramente scomodo e credo anche fragile, ma non c'era un modo diverso di dire che vorrei tutto ciò che questo autore ha scritto come regalo.

10) Uomini che odiano le donne letto da Claudio Santamaria. Audiolibro. Prima di tutto perché sarebbe il mio primo audiolibro, questa cosa sconosciuta. Chissà che emozioni proverei ascoltando un libro anziché leggerlo. E poi scusate...E' Claudio Santamaria. Preferirei l'attore in carne ed ossa, ma mi posso accontentare anche solo della sua voce.

Dai...Sono stata anche parsimoniosa nella scelta libri, a parte tre titoli tutti gli altri sono edizioni economiche. Babbinooooooo. Quest'anno è la volta buona?

Recensione: Il circo maledetto di Ann Featherstone


Buondì!

Continua la pubblicazione delle recensioni arretrate e che purtroppo mi fanno interrompere la lettura di ShadowHunters >.> Mi serva da lezione! Lasciarmi alle spalle recensioni di libri mediocri poi mi fa accantonare per breve tempo libri dal quale non vorrei mai e poi mai separarmi. Vi ricordate che tempo fa parlai di un libro che proprio non mi invogliava e che per questo ho tenuto in lettura per ben 20 giorni? Beh...Eccolo.

Voto:  su 10
Titolo: Il circo maledetto
Autore: Ann Featherstone
Trad.: C. Rodotà; N. Pennacchietti

Editore: Newton Compton (Collana: Nuova Narrativa Newton)
Pagine: 288 Formato: Rilegato (cicciotto *-*)
Prezzo: 9,90€
Isbn: 9788854122239

TramaDietro le quinte della Londra vittoriana è di scena il sangue.
Corney Sage, comico, ballerino e cantante, ha appena finito il suo numero quando, all'uscita del teatro, si imbatte nel corpo senza vita di una giovane donna e intravede l’assassino darsi precipitosamente alla fuga. Anche l’attrice Lucy Strong ha visto tutto, e quando quella sera stessa il colpevole torna sul luogo del delitto, Lucy e Corney capiscono che le loro vite sono in pericolo. Per mettersi in salvo decidono di abbandonare Londra e separarsi, tenendosi in contatto soltanto attraverso messaggi in codice su un giornale di annunci. Ma l’assassino è già sulle loro tracce, ed è un vero mago dei travestimenti… Dai salotti dell’alta società allo squallore dei bordelli, dalle tavole dei palcoscenici alle arene dei circhi, tra spettacoli da baraccone e corse contro il tempo, Il circo maledetto è un avvincente thriller psicologico incastonato nel ritratto inedito di una Londra vittoriana cinica e misteriosa.

«Narrato a capitoli alterni da Croney il comico e dall'assassino, è un affresco a tinte forti con un epilogo mozzafiato, in cui colpi di scena e travestimenti si susseguono serrati come nella migliore tradizione dell’intrattenimento popolare.»
Tiziana Lo Porto, D di Repubblica
«Vi terrà incollati al libro dalla prima all'ultima pagina.»
Il Tempo
«Un mistery vittoriano avvincente, perfetto. Impossibile metterlo giù.»
The Times
«Un misterioso assassinio, una galleria di personaggi unici e un'atmosfera evocata alla perfezione rendono indimenticabile questa storia di morte e tradimento.»
The Good Book Guide
«Una trama avvincente. Un ottimo romanzo d'esordio.»
The British Theatre Guide Newsletter

L'autriceAnn Featherstone, docente di Storia del Teatro alle università di Manchester e di Londra, è autrice di saggi sull'intrattenimento e gli spettacoli in epoca vittoriana. Il suo primo romanzo, Il circo maledetto, pubblicato in Italia dalla Newton Compton, ha ottenuto grande successo di pubblico e di critica.

Recensione: Mi lascio sempre abbindolare dalle bellissime copertine della Newton Compton, in questo caso abbastanza fedele alla storia narrata nel libro e leggermente cicciotta, che alla fine, insieme alle pagine bordate di nero, è la cosa che mi ha subito colpita. Se da un lato bisogna fare un applauso per lo stile della copertina dall’altro una bacchettata per il titolo fuorviante bisognerebbe darla. Non c’è, infatti, nessun circo maledetto. Corney Sage è un comico, ballerino, cantante, insomma un artista a 360° che si esibisce in diversi posti a seconda delle stagioni, ma anche se un circo il protagonista lo tocca non lo definirei maledetto. La zona in cui opera è Pimlico, una delle aree urbane più famose di Londra, e per questo il titolo originale è appunto Walking in Pimlico. Dalle descrizioni accurate dei luoghi e delle persone si sente che Ann Featherstone non ha scelto un’ambientazione ed un’epoca a caso, ma si tratta di qualcosa che le è familiare grazie ai suoi studi sul teatro vittoriano. Purtroppo non sempre il passaggio dalla saggistica alla narrativa è così scontato e quindi anche se la storia regala una bellissima fotografia dell’epoca ciò che manca è il ritmo incalzante tipico, in questo caso, dei thriller.
Noia, noia, noia. La storia scorre lenta, senza cogliere a pieno il potenziale offerto dai colpi di scena scelti. L’assassino non è ciò che crediamo che sia, ma già dalle prime pagine viene tutto svelato lasciando che le vicende siano sostenute solamente da biechi intrighi che purtroppo non si fanno apprezzare e rendono la storia inverosimile. Inverosimile come lo è anche il finale, che lascia l’amaro in bocca a causa del tempo perso dietro ad un’autrice che purtroppo non sapeva neanche lei, forse, come chiudere la storia a causa degli avvenimenti che ormai non fornivano un lieto fine al quale la Featherstone, credo, sperava.
Probabilmente leggerò altro di questa autrice, nonostante la pesantezza provata in questo caso, perché la ricostruzione che fa di Londra è davvero affascinante, ma se ciò avverrà sarà solo grazie alla biblioteca.

Pagina 99

Questa recensione partecipa alla:
- Hogwarts Reading Challenge ideata da Denise di Reading is believing.

domenica 2 dicembre 2012

Ma cos'è successo Giovedì?


Di nuovo io XD

Mentre stavo scrivendo la recensione mi sono accorta che non ho ancora parlato del mio pazzo giovedì in quel di Torino. Fortunatamente dopo una mattinata all'insegna della pioggia già verso mezzogiorno, ora in cui sono migrata verso il centro con un’amica, il tempo è migliorato consentendoci di fare shopping senza doverci costantemente preoccupare dell’ombrello e del freddo.
A questo proposito vorrei fare un appello a tutte le librerie. E’ vero che ormai il clima non è proprio dei migliori ed il freddo nelle ossa inizia a sentirsi, ma noi poveri lettori con crisi compulsive di acquisto arriviamo proprio da questo tipo di clima quindi siamo incappottati, stretti nella morsa della sciarpa e cappello dotati per cui forse il riscaldamento lo potreste un po’ abbassare perché i 40° all'ombra dello scaffale pieno di libri sono un tantinello eccessivi. Se vi muore il cliente poi ci rimettere solo voi ù.ù
Coooooooooooomunque.
Prima tappa è stata la Mondadori dove ho scoperto un nuovo libro edito dalla Giunti. Non l’ho comprato solo perché avevo i soldi contati, per evitare acquisti eccessivi, ma nuovo libro della Christie sappi che sarai mio!


Titolo: La strana morte dell'Ammiraglio
Autore: Agatha Christie, Dorothy L. Sayers, G.K. Chesterton e altri leggendari maestri del giallo facenti parte del Detection Club.
Traduzione: R. Serrai

Editore: Giunti (Collana: A)
Pagine: 352 Formato: Rilegato
Prezzo: 12,00€ 
Isbn: 9788809771284

Trama: Nel 1931 Agatha Christie e altri dodici celebri scrittori di gialli si riunirono nel quartier generale di Kingly Street a Londra e decisero di collaborare alla stesura di una detective story davvero unica. Ogni partecipante doveva continuare la storia che un altro autore aveva precedentemente congegnato: nessuno sapeva quale sarebbe stato l’esito finale, né quale soluzione al giallo avessero in mente gli altri. Questa la storia che scrissero: nella tranquilla cittadina sul mare in cui vive, l’ispettore Rudge non ha spesso occasione di trattare casi di omicidio. Ma quando un vecchio marinaio trascina a riva una barca che trasporta un cadavere pugnalato al petto, l’ispettore fa partire immediatamente le indagini. Il corpo sembra essere dell’ammiraglio Penistone che, ormai in pensione, viveva da poco più di un mese in una villa sul fiume, insieme alla nipote Elma e a tre domestici. Ma la vicenda si rivela molto più intricata del previsto: troppe le persone coinvolte e quasi nessuna disposta a parlare. Il proprietario della barca sta evidentemente nascondendo qualcosa, la nipote della vittima è scomparsa e l’identità stessa dell’uomo assassinato è tutto fuorché certa.

Dopo pappa il giro da Libraccio era d’obbligo. Sinceramente preferisco comprare nella libreria rispetto ad ordinare on-line. Non troverò tutto ciò che troverei ordinando via internet, ma almeno so bene le condizioni dei libri a -50% che compro dato che non tutti sono poi in ottime condizioni. Speravo di trovare qualche libro che faceva parte del sondaggio, ma sapevo già essere utopia. Tuttavia me ne sono andata via con due libri a prezzi stracciati. Ci stava scappando anche il terzo libro, ma un libro della Newton Compton basta ed avanza dato che non siamo in buoni rapporti ed io masochisticamente continuo a leggere poco per volta ciò che pubblicano.

Titolo: Le cattive ragazze non muoiono mai
Autore: Katie Alender 
Traduzione: G. Giotta

Editore: Newton Compton (Collana: Nuova narrativa Newton)
Pagine: 281 Formato: Rilegato
Prezzo: 12,90€ (-50% 6,45€)
Isbn: 9788854127562

Trama: Alexis è schiva, solitaria, odia le ragazze ricche e viziate della sua scuola e ha un rapporto pessimo con la madre, troppo presa dai suoi problemi per curarsi di lei. Ha una sorella, Kasey, di tredici anni, che è ossessionata dalle bambole e sembra vivere in un mondo tutto suo. Alexis ha un’unica passione, la fotografia, e passa gran parte del tempo nella sua camera oscura, fino a quando in casa non cominciano a succedere strane cose. A volte una luce inquietante avvolge le stanze, e le porte sembrano aprirsi da sole. Anche gli elettrodomestici si accendono all'improvviso e il condizionatore sta congelando la casa senza che nessuno riesca a spegnerlo. E Kasey è cambiata. I suoi occhi blu sembrano diversi, quasi verdi. Parla in modo strano, dice di non ricordare più ciò che è accaduto soltanto poco tempo prima e solleva gli oggetti con una forza che non può appartenere a una ragazzina. Ma soprattutto, sta diventando sempre più cattiva… E se quella creatura non fosse più la sorellina di Alexis?


Titolo: Il ghostwriter
Autore: Robert Harris
Traduzione: R. Pera

Editore: Mondadori
Pagine: 321 Formato: Rilegato
Prezzo: 18,60€ (-75% 4,65€)
Isbn: 9788804572947

Trama"Nel momento in cui seppi come era morto McAra avrei dovuto alzare i tacchi e andarmene. Solo adesso me ne rendo conto." Chi parla è un ghostwriter di professione. Cinico e con una buona dose di disincantato umorismo, abituato ad aver a che fare con star del rock al tramonto e piccole celebrità, non esita ad accettare l'incarico di lavorare alle memorie del Primo ministro britannico uscente Adam Lang, memorie attesissime e scottanti.  Per lui è una grande occasione, resa ancora più allettante da un compenso astronomico impossibile da rifiutare. Ben presto, però, il ghostwriter capisce di aver fatto un terribile errore.  Qualcun altro si era già dedicato allo stesso progetto, morendo in circostanze palesemente sospette solo qualche giorno prima.  Ma ormai è troppo tardi: il controverso ex premier si rivela un personaggio con un passato pieno di segreti. Segreti che hanno il potere di uccidere...

Ho invece lasciato:
 
Titolo: Il mummificatore
Autore: Nicola Brunialti

Editore: Newton Compton (Collana: Vertigo)
Pagine: 192 Formato: Rilegato
Prezzo: 9,90€ (-50% 4,45€)
Isbn: 9788854131965

Trama: Sophie ha tredici anni e tutti pensano che sia una ragazzina “strana”. Sarà per quel ciuffo di capelli fucsia davanti agli occhi, o forse perché è indipendente, introversa, ama la musica gothic e parla poco. L’unico con cui si confida è nonno Thomas, che l’ha sempre accettata e amata così com'è  Ma il nonno è morto, da tre anni... Eppure Sophie non lo ha mai dimenticato: ogni mattina, prima di andare a scuola, lo va a trovare a Ober St Veit, il cimitero di Vienna, e gli racconta segreti e paure. Ma un giorno, tra tombe e alberi spogli, Sophie scompare, senza lasciare traccia. La polizia indaga, ha pochi indizi e un unico terribile sospetto… Che l’introvabile serial killer che terrorizza la città possa aver colpito ancora? Nessuno può immaginare che la ragazza sia stata risucchiata in un inquietante mondo parallelo… Tra fantasmi che camminano sulla Terra, città infestate e case pericolanti, Sophie si troverà coinvolta in un’avventura più grande di lei. Riuscirà mai a tornare a casa?

Infine tappa alla Feltrinelli, libreria nella quale avevo il famoso sconto da 10€. Vincitore del sondaggio è risultato Hunger Games di Suzanne Collins e per non contraddire il titolo trovarlo è stata una vera impresa. Morivo di caldo e non lo trovavo, quindi prima di prendere definitivamente la calma ho chiesto ad una commessa che mi ha indirizzato al piano di sotto. Giro tutti gli scaffali e non lo trovo. Mi dispero. Quasi rinuncio quando finalmente lo trovo seminascosto su un tavolo in mezzo a roba che sinceramente non ha nulla a che fare con lui (per questo ci ho messo un po’ a trovarlo anche se alla fine era sotto al naso). Ho anche smontato la pila di libri per scegliere quello con la copertina migliore, tiè ù.ù Comunque me lo aspettavo più corposo! Buh.


Titolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Traduzione: F. Paracchini; S. Brogli

Editore: Mondadori (Collana: Chrysalide)
Pagine: 369 Formato: Rilegato
Prezzo: 14,90€
Isbn: 9788804621614

Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience.
Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta.
Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
Hunger Games è un libro unico che combina straordinariamente azione, amore e amicizia. È un pugno nello stomaco, una storia che lascia aperte molte inquietanti domande.

E dire che in principio volevo uscire solamente per prendere le cuffiette viola per l’ipod.

Recensione: Prigioniera del tempo di Laura Gay


Buondì!

Questa mattina mi sono svegliata e mi sono sentita subito ispirata nello scrivere le recensioni arretrate. Andrò a ritroso, partendo dal libro che ho appena finito di leggere fino a giungere all'ultimo libro di Ottobre e che ancora necessita il mio commento :-S Purtroppo parto male, con un libro che mi ha delusa, ma so già che la strada sarà tutta in salita fino a toccare due libri che mi sono piaciuti davvero molto.

Voto:  su 10

Titolo: Prigioniera del tempo
Autore: Laura Gay

Editore: Boopen edizioni
Pagine: 232 Formato: Brossura
Prezzo: 15,00€
Isbn: 9788862238540

Trama: Elisa è una studentessa liceale con tutti i normali problemi delle ragazze della sua età: la famiglia, i ragazzi, la scuola. Ma un giorno si ritrova catapultata in un`altra epoca, la Roma dei Borgia e deve imparare a sopravvivere in un mondo completamente diverso dal suo. Mentre cerca disperatamente una soluzione per tornare nella sua epoca, due giovani si contendono il suo amore: l`affascinante e crudele Cesare Borgia e l`onesto e leale Cristiano. Il primo è disposto ad uccidere pur di possederla, il secondo darebbe la vita per lei. Chi riuscirà a conquistare il suo cuore? In un crescendo di colpi di scena, questa storia vi terrà avvinti dalla prima all'ultima pagina.

RecensioneIo credo che sia un libro decisamente sopravvalutato, probabilmente perché, se non ricordo male, scritto da una blogger italiana.
Appena ho iniziato la lettura ho subito pensato che nel momento in cui avrei scritto questa recensione avrei fatto un mea culpa per non affrontare più spesso scrittori italiani, ma quando Elisa, la protagonista del libro, viene catapultata nel 1496 la mia opinione è decisamente cambiata.
La prima nota dolente è l’incontro con Cristiano che accetta con fin troppa facilità la provenienza della ragazza dal futuro, tanto che le trova un lavoro presso il Papa Alessandro VI. Ora...Non sono un’esperta, ma credo proprio che a ridosso del ‘500 questa situazione sarebbe stata affrontata in tutt'altro modo, con accuse di pazzia o di stregoneria anziché con fiducia eccessiva.
Accettata da tutti grazie alla sua scollatura generosa, Elisa compie il suo secondo passo falso. Per quanto bene conosca la vita di Cesare Borgia si stupisce nel vederlo indossare l’abito ecclesiastico e provarci apertamente con lei. E’ vero che si tratta di una situazione che lì per lì può creare sconcerto dato che nel 2009 le cose sono (dovrebbero) essere diverse ma se si conosce la storia dei Borgia, come Elisa più avanti dimostrerà, è uno stupore falso e perpetrato solo per far prendere in antipatia la protagonista e giustificare più avanti un fatto storico realmente accaduto.
Almeno un piccolo sforzo di ricerca è stato fatto per quanto riguarda le nozioni storiche presenti nel libro, ma le descrizioni sono poco curate e superficiali senza contare che i dialoghi non rispecchiano la realtà. I protagonisti si danno del tu a vicenda, invece di usare il voi, anche quando il divario tra classi sociali è enorme. Forse avrei potuto accettare, con un po’ di fatica, l’uso del tu tra i familiari, ma tra Cesare ed una serva decisamente no. Lo stesso livello di confidenza eccessiva l’ho riscontrata anche nel rapporto tra Elisa e Sasha, la sua padrona, quando quest’ultima le racconta fin da subito elementi della sua vita sentimentale con chicchessia. Nelle corti, si sa, non ci si può fidare di nessuno, tanto meno di una serva appena arrivata.
Ma a fine lettura arriva la nota dell’autrice che dovrebbe risollevare il lettore da tutto questo sconforto. Si tratta sì di un Time Travel, ma non voleva essere un romanzo storico ma bensì di evasione. Come? Non lo poteva dire prima, magari in copertina? Perché il lettore sicuramente non cercava un romanzo di evasione, ma uno storico come ci si aspetterebbe dal titolo e dalla trama.
In definitiva si tratta di un’opera decisamente acerba perché presenta in modo scorretto una buona idea di fondo, ma che si salva solamente grazie alla scrittura semplice e scorrevole. Salvare per modo di dire...comunque di certo non vale la spesa eccessiva (contando che non è un romanzo rilegato e che non ci sono neanche costi di traduzione).

Recensione in tre paroleLibro decisamente sopravvalutato


Questa recensione partecipa alla:
- Hogwarts Reading Challenge ideata da Denise di Reading is believing.
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