domenica 29 settembre 2013

GiveAway del Trasloco: Amore, zucchero e cannella di Amy Bratley

Buondì!

E dico buondì perché quasi sicuramente vedrete questo post tutti domani mattina XD
Pensavate mi fossi dimenticata di passare per lasciare il terzo giveaway vero? Ed invece no! In questi giorni sarò stata un po' scostante perchè sono stata sempre fuori, ma questo appuntamento non lo avrei saltato per niente al mondo. Terza, e penultima, tappa di questo spazio dedicato alla ricollocazione di libri (micro indizio). Dopo aver messo in palio L'ultima stella a destra della luna e Chanel non fa scarpette di cristallo, è arrivato il momento di...
Pubblicità subliminale:
Bannerino del GiveAway nel caso voleste fare pubblicità all'iniziativa XD



<a href="http://kylaiinwonderland.blogspot.it/2013/09/giveaway-del-trasloco-amore-zucchero-e.html" target="_blank"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo6H2sNqd0mrhn_30sU4c72FTD_9TrFbv6pQQ6BlvrfOI1UqfwXCeceyGV-0PWYHaFSzqyVwtve_8-qA8GhCUvhyphenhyphennRFHr-skuFmNFPKBLXvqRIy_dW8v-4uAvE1x9wDqfyuF9fRiMyuMA/s301/GiveAwayTrasloco.jpg" border=0 /></a>

Dicevo.
E' arrivato il momento di:

TitoloAmore, zucchero e cannella
Autore: Amy Bratley
Trad.: G. Pandolfo

Editore: Newton Compton (Collana: Gli Insuperabili)
Pagine: 352 Formato: Rilegato
Prezzo: 5,90€
Isbn: 9788854142732 

TramaChe cos'è la felicità? Una casa, con dentro le persone che ami. 
C'è un solo rimedio per alleviare le pene d'amore: i buoni, vecchi consigli della nonna.
Juliet aspetta da una vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con Simon, un vero e proprio nido d’amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel nuovo appartamento, Juliet scopre che Simon l’ha tradita con la sua migliore amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto desiderata d’improvviso è ostile. Niente pare esserle d’aiuto. Finché un giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, Juliet s’imbatte nei vecchi libri della dolce nonna Violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l’ha abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene di appunti, Juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c’è quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l’ha fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni Sessanta, Juliet trova una lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l’esistenza…
Ai primi posti delle classifiche. Il caso editoriale dell'anno.
«Questo Amore zucchero e cannella riserva parecchie sorprese, annoiarsi è difficile.»
la Repubblica
«La favola di Amy Bratley: la freelance è diventata reginetta.»
Corriere della Sera
«Molta intelligenza e ironia nel romanzo d’esordio di Amy Bratley.»
il Venerdì di Repubblica
«Un tocco spiritoso, eventi filtrati da uno sguardo divertito e non manca nemmeno il giallo di una lettera misteriosa.»
ttL – la Stampa
«Amore, zucchero e cannella: la formula magica del bestseller.»
Vanity Fair  

L'autriceAmy Bratley vive a Londra. Da dieci anni lavora come giornalista freelance. La Newton Compton ha pubblicato il suo primo romanzo, il bestseller Amore zucchero e cannella, che ha ottenuto un enorme successo e scalato le classifiche in Italia rimanendo per mesi in vetta e Segreti, bugie e cioccolato. Il sito internet dell’autrice è www.amybratley.co.uk.


La sua storia: Un mese prima del trasloco uno dei mantra di mia madre era: Dobbiamo andare al Mercatino per vedere se riusciamo a vendere la cameretta. Non so voi...Ma a me hanno sempre messo una certa diffidenza. Ho sempre pensato che la gente ci portasse gli scarti, degli scarti, degli scarti, ed invece...Il primo Mercatino dell'usato in cui sono entrata è stato quello di Moncalieri. Prima della porta vera e propria si entra da un portone e c'è un'ingresso con delle vetrine. Già dalle vetrine ho capito che sarei uscita con qualcosa. Però la vetrina è la parte più importante di un negozio, serve ad invogliare le persone ad entrare e perciò ci mettono quasi sicuramente le cose più belle. Sono entrata con questa convinzione e sono uscita carica di roba. Prima di parlare con il commesso mi sono fatta il giro di tutto lo spazio espositivo; ho sbavato su delle tazzine che nella mia mente hanno subito trovato la loro collocazione in un progettino di riciclo creativo, ho adocchiato calici, svuota tasche, vasi, borse ed un divanetto rosa che rimarrà per sempre nel mio cuore ma che mia madre non ha voluto comprare T.T E poi...Mi sono fiondata sulle librerie. Devo ammettere che c'era poca roba che mi interessava, ma sono ugualmente riuscita a tornare a casa con due libri: Amore, zucchero e cannella e Arrivederci piccole donne di Marcela Serrano. Non ho potuto fare a meno di prendere il libro della Serrano perché avendo letto I quaderni del pianto è entrata nel mio cuoricino, e poi perché Arrivederci piccole donne è un titolo che ho visto spesso in giro per un certo periodo. Amore, zucchero e cannella, invece, è stato uno sfizio. Era quel titolo curioso che, seppur non volevo comprare, vedendolo scontato non ho potuto fare a meno di prendere. Con il senno di poi...Vabbè.
D'allora ci sono stati altri Mercatini ed altri libri, troppi secondo mia madre XD
Insomma...Se non fossi entrata in un Mercatino dell'usato e non lo avessi visto in sconto non lo avrei mai preso, forse, e paradossalmente, neanche in biblioteca.
Quindi qual'è il requisito particolare per partecipare a questo giveaway?
- Fare la fotografia di un oggetto che avete comprato usato pensando di aver fatto l'affare del secolo ed invece si è rivelato una vera ciofeca. Oh, mica solo io posso essere stata così sfigata no? XD E' un requisito molto ampio; primo perché non sono qui a fare pubblicità al Mercatino dell'usato, l'usato si trova ovunque -dalla bancarella dei libri sotto ai portici, ad ebay- e secondo perché non ovunque sono diffusi questo tipo di mercatini (o comunque hanno nomi diversi) e probabilmente molti si affidano di più ad internet. Infine direi oggetto, e non libro, perché, non so se l'avete notato, l'usato è peggio di una calamita. Cerchi una cosa e compri diecimila articoli tranne quello che cercavi. Nella bancarella non si trova il libro desiderato, ma se ne prendono comunque altri mentre in un negozio si entra per vendere e se ne esce con un calice spaiato!

Per partecipare:
Lasciate un commento a questo post, prima di tutto per sapere che partecipate e poi così potete raccontare la vostra disavventura con l'oggetto usato. Un feedback fa sempre bene :-P
Compilate il form qui sotto, ricordandovi di inserire il link dell'immagine e l'e-mail.

 Come sempre, non siete obbligati ne a diventare miei follower ne a pubblicizzare l'iniziativa in giro, anche se mi farebbe piacere ^^
Il giveaway si concluderà alla mezzanotte del 15 Ottobre ed il giorno successivo, salvo imprevisti, decreterò il vincitore. Non ci sarà un post con il nome del vincitore, ma vi avvertirò per e-mail perciò non dimenticatevi di segnarlo nel form e di controllare poi la posta!

Ed anche se avevo detto che i libri sarebbero stati tre, ho pensato di mettere in palio un altro libro. Con la speranza di far felici tanti Telefilm Addicted.
Spero di non aver fatto errori di grammatica...sarebbe imbarazzante ù.ù Però non ho voglia di ricontrollare il post XD Il mio Bianconiglio interiore mi sta dicendo che è tardi e che devo ancora: capire come funziona la sveglia nuova, fare le pagnotte del pane per lasciarle lievitare tutta la notte e...dormire.
Notte notte ^^

sabato 28 settembre 2013

Rubrica: Un albero di parole {6} Fila, Babbomorto, Pressure e...

'Sera!

Dovevo passare prima, ma Cattivissimo Me mi ha tenuta incollata al divano *-* Sdraiata, cuscino sotto la testa e copertina addosso non ce l'ho proprio fatta ad alzarmi per passare di qui. Dopo aver girato per 8 ore nel caos di un complesso commerciale ci stava. Inizio ad odiare uscire di sabato. C'è solo confusione. E nel ristorante con menù a buffet bisogna pure aspettare che si liberi un tavolo. Ed i bambini mi fregano tutto il gelato >.> E poi ci sono file ovunque...


Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.

Una parola al giorno: Fila
Sillabazione: Fì-la. Fila (Sostantivo)
Deriva dal latino: [Filus], Filo.
Significato: Insieme di cose o persone allineate una dopo l'altra.
Il discorso più rilevante che si può fare relativamente all'uso di questa parola non attiene al suo significato, ma ai suoi rapporti con la parola "filo", e fra i rispettivi plurali. Notiamo subito che, nonostante la comune radice etimologica, "la fila" e "il filo" sono due cose diverse: la fila è una successione di elementi, il filo è un elemento tessile lungo e sottile, e la prima, avendo l'aspetto di una linea, nasce come significato figurato del secondo.
Fin qui non sorgono problemi, ma è con i plurali di queste parole che la faccenda si complica: il plurale di "la fila" è "le file", (una fila di automobili, due file di automobili) mentre "il filo" ha due varianti di plurale: "i fili" e "le fila". Il maschile viene usato per indicare l'oggetto concreto (i fili di un tappeto), il femminile per indicare la trama, o comunque l'oggetto metaforico (le fila del racconto, le fila del complotto). Ma "le fila" non deve essere usato come plurale di "la fila". Sono due oggetti diversi. Capita spesso di leggere in libri o quotidiani, o di sentire in discorsi o film, espressioni come "serrare le fila" - espressioni improprie, in cui i concetti di "fila" e "filo" vengono confusi. Si serrano le file, non le fila: è un'espressione militare, e negli eserciti ci sono file di soldati, non fili di soldati.
Si dirà che l'uso di "le fila" come plurale di "la fila" è ormai invalso pacificamente, e può esser vero. Ma se "la fila" e "il filo" sono cose diverse, sono cose diverse anche "le file" e "le fila" (o "i fili").

Una parola dello Zingarelli al giorno: Babbomorto
Sillabazione: Bab–bo–mòr–to. Babbomorto (Sostantovo Maschile)
Deriva dalla locuzione a babbo morto, quando il babbo sarà morto.
Significato: Dal Toscano. Debito fatto dal figlio e pagabile alla morte del padre con l'eredità.
PluraleBabbimorti.

La parola del giorno del Ragazzini: Pressure
Tavole di flessionePressure (Sostantivo)
PronunciaPressure - prɛʃər
Significato: 1) (Fisica, Meccanica, Medicina.) Pressione. The pressure of a tyre; La pressione di un pneumatico. Water pressure; Pressione dell'acqua. Blood pressure; Pressione sanguigna. Atmospheric pressure; Pressione atmosferica2) (Fisica, Meccanica) Compressione. Pressure microphone; Microfono a compressione. 3) (Figurato) Pressione, costrizione, tensione, tensioni, stress. Economia: Prices have come under some slight pressure; Si sono registrate lievi tensioni sui prezzi. To bring pressure to bear on somebody; Esercitare (o fare) pressioni su qualcuno. To ease the pressure. Ridurre la pressione, allentare la tensione. Under pressure; Sotto pressione. To put pressure on somebody; Mettere qualcuno sotto pressione. To bow to pressure; Cedere a pressioni. Relentless pressure; Pressione incalzante. 4) Difficoltà. Financial pressure; difficoltà finanziarie. 5) (Militare e sport) Pressione. Pressing.
● (Meccanica) Pressure bar; Premilamiera. (Aeronautica) Pressure cabin; Cabina pressurizzata. (Metallurgia) Pressure casting; Pressofusione. Pressure cooker; pentola a pressione. (Meccanica, Automobilismo) Pressure feed; Alimentazione forzata. Pressure gauge; Manometro. Pressure plate; Spingidisco. (Politica, Economia) Pressure group; Gruppo di pressione. (Meccanica dei fluidi) Pressure head; Altezza piezometrica. Pressure of business; Affari urgenti, cumulo di lavoro. (Medicina) Pressure points; Punti cutanei sensibili alla pressione. Pressure regulator. Regolatore della pressione. (Informatica) Pressure sensitive; Sensibile alla pressione. (Tecnica) Pressure suit; Tuta pressurizzata. Pressure welding; Saldatura per pressione (Elettricità) Pressure switch; Interruttore a pressione. Pressure washer; Idropulitrice. (Commercio) Under the pressure of competition; Sotto lo stimolo della concorrenza. (Figurativo) To work at high pressure; Lavorare intensamente, essere sotto sforzo (o sotto pressione). To yield under pressure; Cedere per le pressioni subite.
SINONIMI: (Tensione). Stress, anxiety, strain, tension, demands.

Il Morandini consiglia: Habemus papam
DescrizioneItalia/Francia. 2011. Genere: Commedia drammatica Durata:104′ Fotografia: Colori Visione Consigliata: A Tutti. Voto Critica: 3,5 Voto Pubblico: 4
Recensione (Il Morandini 2013): Morto il papa, a sorpresa i cardinali in conclave eleggono il francese Melville che accetta, ma al momento di affacciarsi al balcone di San Pietro urla la sua angoscia. Si convoca d'urgenza l'illustre psicoanalista Brezzi, ma è ininfluente. L'eletto non cambia idea, anzi, in borghese sfugge alla sorveglianza della scorta, gira per Roma e cerca sé stesso. Lo recuperano in un teatro mentre assiste alla messinscena del Gabbiano di Cechov (che conosce a memoria) e lo riportano ai suoi doveri. Prodotto dall'autore (Sacher) e da Procacci (Fandango), scritto con Francesco Piccolo e Federica Pontremoli, il dodicesimo di Moretti, storia di una fuga impossibile, è un film complesso e stratificato. Mescola tragedia e commedia, generosità e melanconia, metafore e rimpianti, pessimismo e speranza, trovate geniali (nessuno tra i cardinali vuole essere eletto) e momenti banali, il senso del vuoto e la scissione tra Maschile e Femminile. Si chiude come all'inizio: il balcone rimane vuoto. Ha il suo atout in Piccoli, un'interpretazione memorabile, e collaboratori ineccepibili tra cui Alessandro Pesci (fotografia) e Paola Bizzarri (scene) che ha ricostruito gli interni del Vaticano in teatro. È forse il più importante, sicuramente il più ambizioso film di Moretti, ma non il più riuscito perché viziato dal suo narcisismo, quello per esempio che gli fa trascurare l'ex moglie psicoanalista di Brezzi e lo fa dilungare troppo nel torneo di pallavolo. 3 David di Donatello: Attore protagonista (Michel Piccoli), scenografo (Paola Bizzarri), costumista (Lina Merli Taviani).

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù

Rubrica: Un albero di parole {5} Mulatto, Ampolloso, Pressing e...

'Sera ù.ù

Oh che stanchezza. Non credevo che uscire da un mercatino dell'usato senza comprare nessun libro fosse così faticoso! Questa volta mi sono fatta tentare solamente da una tisaniera e da un copri ipod, che tra l'altro ho pure sbagliato a comprare T.T Ma io credevo di avere il Nano ed invece le misure sono sballate...Sarà di una diversa generazione? Buh...Mi toccherà mettere mano alla mia creatività e sforbiciare sulla custodia in silicone ù.ù Non mi dispero più di tanto perché ci ho buttato solo 50 centesimi e con tutte le botte che prende ultimamente il mio fido compagno non potevo fare altrimenti...In realtà avrei potuto fare un copri ipod fighissimo in feltro a forma di animaletto puccioso, ma mi manca il colore giusto perciò finché non lo trovo mi arrangio così! Ok...Credo sia ora di mettere mano al vocabolario!


Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.

Una parola al giorno: Mulatto
Sillabazione: Mu-làt-to. Mulatto (Aggettivo - Sostantivo Maschile)
Deriva dallo spagnolo: [Mulato], derivato di mulo, animale ibrido, nato da un asino e una cavalla..
Significato: Figlio di un genitore dalla pelle bianca e di uno dalla pelle nera.
"Mulatto" solleva una questione di politica della lingua.
È una parola largamente impiegata per indicare chi abbia un colore di pelle a metà fra il bianco e il nero, in particolare, poiché figlio di genitori con colori di pelle diversa. Dall'etimo possiamo notare però che, fra tutti i sinonimi che si possono usare per indicare questa particolare qualità, non è il più lusinghiero, né il più neutro. Infatti il mulo, storicamente, non è proprio il principe della fattoria; e se probabilmente era l'esempio più immediato di ibrido, nell'immaginario dei tempi in cui questa parola è nata, oggi presentare il mulatto come un incrocio fra razze (equine) non è gradevole!
Forse la parola migliore per indicare la medesima qualità è "meticcio": non avrà un suono straordinariamente bello, ma deriva dal latino [mixtus], misto, un'origine decisamente più elegante e compassata.

Una parola dello Zingarelli al giorno: Ampolloso
Sillabazione: Am–pol–ló–so. Ampolloso (Aggettivo)
Deriva da Ampolla, per la forma gonfia.
Significato: Ridondante, enfatico: tono e stile ampollosi.
Diminutivo: Ampollosetto.
Avverbio: Ampollosamente.
Sostantivo Femminile Invariabile: Ampollosità; Ridondanza, enfasi, eccessiva ricercatezza nel parlare o nello scrivere.

La parola del giorno del Ragazzini: Pressing
Tavole di flessionePressing (Aggettivo - Sostantivo)
PronunciaPressing - prɛsɪŋ
SignificatoAggettivo. 1) Incalzante, urgente, imminente, pressante. A pressing matter; Un affare pressante. Pressing need; Bisogno urgente. Pressing danger; pericolo imminente. 2) Insistente, caloroso, importuno. A pressing petitioner; Un postulante importuno. A pressing invitation; Un invito pressante.
SignificatoSostantivo1) Metallurgy/Metallurgia. Pressatura, (anche) stampaggio di lastre. 2) Stampaggio (specialmente di dischi). 3) Disco (fonografico) stampato. 4) Pressione, insistenza. It didn't take much pressing to convince him; Non è stato necessario insistere molto per convincerlo. 5) Pigiatura (dell'uva). 6) Stiratura. Clothes for pressing; Abiti da stirare.
N.B. E' un falso amico. Pressing non significa pressing in senso calcistico.

Il Morandini consiglia: Iron Man
DescrizioneUSA. 2008. Genere: Fantastico Durata:126′ Fotografia: Colori Visione Consigliata: Ragazzi (A Tutti). Voto Critica: 2,5 Voto Pubblico: 4
Recensione (Il Morandini 2013): Orfano, sottaniere e miliardario, Tony Stark produce armi. È rapito dai talebani, salva la pelle con l'applicazione di un cuore artificiale e si costruisce una super armatura per evadere. Ci riesce e, segnato dall'esperienza, diventa un super eroe pacifista. Creato da Stan Lee, Don Heck e Jack Kirby nel 1963 per la rivista Tales of Suspense, Iron Man è un eroe conservatore che ieri ha “armato” il Vietnam e oggi “attrezza” l'intervento afghano. Come tutti gli eroi della Marvel, anche Iron Man nasce da un episodio doloroso, ma non ha superpoteri, ha solo cervello e inventiva. E un sacco di soldi. E sceglie di metterli al servizio della pace. Downey, attore bravo e sofferto, gli conferisce spessore e calore e ci mette del suo per dare all'eroe più reazionario della Marvel una veste politicamente corretta..

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù

venerdì 27 settembre 2013

Rubrica: Un albero di parole {4} Scilinguagnolo, Ampolla, To snarl e...

'Sera ù.ù

Ebbene si...Dopo aver pubblicato il mio calendario sono scappata via dalla vergogna ù.ù
In realtà sono solo andata a fare la spesa, dato che il frigo stava piangendo, ma questi sono dettagli XD
Faccio una piccola toccata e fuga prima di andare a dormire per lasciarvi le parole di oggi. O dovrei dire di ieri? InZomma...Essendo mezzanotte passata la frase potrebbe essere un po' ambigua perciò dico che lascio le parole di mercoledì!


Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.

Una parola al giorno: Scilinguagnolo
Sillabazione: Sci-lin-guà-gno-lo. Scilinguagnolo (Sostantivo Maschile)
Forse deriva dal latino: [sublinguaneus], composta da [sub] sotto e [lingua] lingua.
Significato: Frenulo linguale, parlantina.
È una parola buffa, colorita, e dal suono felicissimo. Guardando alla sua evoluzione, non è difficile immaginare come sia accaduto che dal nome popolare di un elemento anatomico della lingua sia passata metaforicamente ad indicare la parlantina: lo scilinguagnolo è il frenulo linguale, e il suo nesso con la scioltezza della lingua è intuitivo e immediato.
Dato che non capita spesso di impiegare nomi popolari di elementi anatomici (almeno, non di questo), questa parola può essere più utilmente usata proprio in senso metaforico, con dei bei colori di brio ed ironia. Alla cena di famiglia si parlerà a lungo col nipotino, che già alla sua età mostra un discreto scilinguagnolo; Gli studenti con un buono scilinguagnolo riusciranno a fare intendere al professore che hanno studiato ciò che invece non hanno studiato; E in fila dal medico ci si ritroverà preda dell'inesorabile scilinguagnolo degli altri pazienti.

Una parola dello Zingarelli al giorno: Ampolla
Sillabazione: Am–pól–la. Ampolla (Sostantivo Femminile)
Dal latino: [ampŭlla(m)], diminutivo di ămphora, dal greco [amphoréus]; Voce composta da [amphí] dalle due parti e [phérō] io porto.
Significato: 1) Piccolo recipiente in vetro o in ceramica, a base larga e panciuta e a imboccatura stretta: le ampolle dell'olio, dell'aceto. 2) Involucro, specialmente di vetro, in cui viene praticato il vuoto o vengono introdotti gas inerti per consentire particolari effetti elettrici o elettronici: ampolla del tubo a raggi catodici, a raggi X. 3) Vasetto metallico contenente l'olio sacro. 4) Anatomia. Segmento più espanso di un condottoAmpolla rettale, ultimo tratto, dilatato, dell'intestino retto. 5) Raro. Rigonfiamento simile a vescica visibile talvolta in alcuni vegetali.
Diminutivo: Ampolletta, ampollina.
Diminutivo Maschile: Ampollino.

La parola del giorno del Ragazzini: To Snarl
Tavole di flessioneTo Snarl (Verbo)
PronunciaSnarl - snɑ:l
Significato: Verbo Intransitivo1) Ringhiare (del cane). 2) Parlare con acredine o rabbiosamente. 3) Figurato. Ringhiare. 4) Aggrovigliarsi, arruffarsi, ingarbugliarsi. 5) Automobilistico. (Spesso to snarl upIngorgarsi, intasarsi.
Significato: Verbo Transitivo1) (Di solito to snarl out) Esprimere, o manifestare o sfogare, con parole aspre, stizzose; grugnire. To snarl (out) one's contempt [discontent]; Manifestare il proprio disprezzo [sfogare la propria scontentezza] con parole aspre, stizzose. 2) Aggrovigliare, arruffare e ingarbugliare. A snarled skein; Una matassa arruffata. 3) (Spesso to snarl up) Mettere in disordine, gettare nello scompiglio, intasare, ingorgare. The pile-ups snarled up traffic on the M6; I tamponamenti a catena hanno intasato il traffico sull'autostrada M6.

Il Morandini consiglia: Roma città aperta
DescrizioneItalia. 1945. Genere: Drammatico Durata:103′ Fotografia: Bianco&Nero Visione Consigliata: A Tutti. Voto Critica: 4 Voto Pubblico: 4
Recensione (Il Morandini 2013): Nella Roma del 1943-44, occupata dai nazifascisti, la lotta, le sofferenze, i sacrifici della gente sono raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un sacerdote e di un ingegnere comunista: la prima è abbattuta da una raffica di mitra; il terzo muore sotto le torture; il secondo viene fucilato all'alba alla periferia di Roma, salutato dai ragazzini della sua parrocchia. Girato tra difficoltà economiche e organizzative di ogni genere, il film impose in tutto il mondo una visione e rappresentazione delle cose vera e nuova, cui la critica avrebbe dato poco più tardi il nome di neorealismo. Specchio di una realtà come colta nel suo farsi, appare oggi come un'opera ibrida in cui il nuovo convive col vecchio, i grandi lampi di verità con momenti di maniera romanzesca, in bilico tra lirismo epico e retorica populista. La stessa lotta antifascista è raccontata ponendo l'accento sul piano morale più che su quello politico, il che non gli impedì di essere il film giusto al momento giusto e di indicare attraverso le figure del comunista e del prete di borgata il tema politico centrale dell'Italia nel dopoguerra. Nastri d'argento per il Miglior film e Miglior attrice non protagonista ad Anna Magnani. Grande successo internazionale, molti premi all'estero e una nomination all'Oscar della sceneggiatura firmata da Roberto Rossellini, Sergio Amidei e Federico Fellini. Titolo inglese: Open City.

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù

giovedì 26 settembre 2013

Calendario di una Telefilm Addicted (con SERISSIMI problemi di dipendenza)

Buondì!

Credo si stia avvicinando sempre più il giorno in cui dovrò formattare il pc T.T Ho una paura atroce...Lo so che è una sciocchezza, che avendo comprato l'hard disk esterno non perderò nessun dato, che almeno una volta nella vita la formattazione va fatta...però mi mette ansia riportare allo stato originale il computer. E se poi dimentico di inserire qualche programma totalmente inutile, ma che fa sempre comodo avere nel pc? E se non riuscissi a ripristinare Photoshop? Per Word non mi faccio problemi, da quando ho scoperto OpenOffice vivo più serenamente. Però cavolo...Possibile che avendo un Disco Locale di 29 GB ho sempre liberi solo 100 KB? E poi mi meraviglio che ad ogni accensione il pc agonizza...Quello che vorrei capire è dove sono finiti tutti sti GB! Possibile che siano solo programmi? O.O Mah...Ci deve per forza essere qualcosa che non va.
Tutto ciò per dire che ieri mentre preparavo il mio calendario dei telefilm sono rimasta a piedi T.T
Pensandoci...Quasi quasi anticipo ad oggi lo spazio di Telefilm Addicted perché sicuramente domani starò fuori nuovamente tutto il giorno e non riuscirò a pubblicare granché, e così nel frattempo mi vado anche a nascondere XD

Telefilm Addicted è una rubrica che mi vedrà commentare i numerosi telefilm di cui faccio scorpacciata ogni giorno e tutto il mondo che gravita loro intorno. Complice una televisione che funziona quando più le pare mi ritrovo a vedere sul computer almeno due episodi di telefilm al giorno quindi ho pensato di rendervi partecipi di ciò che apprezzo maggiormente.

Cosa vorrei vedere:
16/09 Sleepy Hollow
17/09 New Girl (Terza Stagione)
23/09 The Blacklist - Hostages
24/09 Agents of S.H.I.E.L.D.
26/09 Elementary (Seconda Stagione) - The Crazy Ones - The Michael J. Fox Show
02/10 Ironside
03/10 TVD (Quinta Stagione)- The Original - Sean Saves the World
06/10 Witches of Est End
09/10 The Tomorrow People - American Horror Story: Coven
10/10 Once Upon a Time in Wonderland
13/10 The Walking Dead (Quarta Stagione)
17/10 Reign - White Collar (Quinta Stagione)
25/10 Dracula
4/11 Almost Human
23/11 Doctor Who (The day of the Doctor)
15/12 Psych: The Musical *-*
25/12 Doctor Who (Christmas Special)
06/01 Teen Wolf (Terza Stagione/b)
2014 Warehouse13 (Quinta, ed ultima T.T, stagione)

Non ho ancora visto le serie iniziate il 16. Non ne ho avuto veramente tempo...Il che rafforza la mia convinzione che abbandonerò qualche serie a metà strada; punterei su Agents of S.H.I.E.L.D., The Blacklist, Witches of Est End e The Tomorrow People. E' una sensazione a pelle...però i due telefilm sui superpoteri se sono troppo incentrati sui valori americani li abbandonerò di sicuro. Non è cattiveria, ma inizio a trovare insopportabile questa nicchia. Anche il resto del mondo ha i suoi problemi ù.ù
Witches of Est End mi attira per il titolo però tutto dipenderà dagli attori e dagli effetti speciali (e dal trailer che non ho ancora visto). E se The Blacklist si rivela un altro telefilm incentrato su un macchiavellico piano criminale potrei decidere di passare, o di vederlo nei tempi morti.
Potrei rimandare la visione anche di Reign, tutto dipende da come sarà impostato lo show. Adelaide Kane (Maria di Scozia nel telefilm) appare anche in Teen Wolf, sperando che il suo personaggio ritorni a Beacon Hills, e non vorrei poi immaginarmi la piccola Cora Hale in maniera diversa T.T

Nei tempi morti:
Arrow (Seconda Stagione) - Betrayal - Once Upon a Time (Terza Stagione) - Orphan Black - Revenge - Broadchurch.
Ho deciso che Arrow lo vedrò quando i miei ormoni prenderanno il sopravvento. La prima serie l'ho guardata tanto per fare, ma per questa stagione non posso permettermi di vedere un telefilm che reputo inutile o veramente rimarrò chiusa in casa per tutto l'inverno. Sorprendentemente ho lentamente abbandonato per strada anche Once Upon a Time. Non ho finito ancora la seconda stagione e devo ammettere che non ho sentito il bisogno di finirla, per il momento. Non sopporto Henry, non ce la faccio. Tendere una mano a Regina mai...E poi si meraviglia che sia cattiva? Ma un drago che lo mangi e ce lo levi di torno no?
Betrayal è una nuova serie che dalla trama mi ispira parecchio, ma per dare delle priorità a favore dell'ovvio mi sa che lo vedrò quando troverò il tempo. Orphan Black dalla trama non mi aveva detto nulla, ma ho letto delle bellissime recensioni ed ho deciso di dargli una possibilità. Essendo già terminato appena ho un po' di tempo lo recupero. Non so di cosa parli Broadchurch, ma ho visto che c'è David Tennant perciò lo vedrò a prescindere XD Infine sono rimasta indietro con Revenge quindi appena ho un po' di tempo dovrò recuperare, così come per Necessary Roughness (Terapia d'urto) dato che in questa casa non prendo più Cielo perciò mi tocca recuperarlo subbato.

Non so le date:
The Following - The 100 - Sherlock - By any means - 6 Degrees (UK Version) - Resurrection.

Addio per sempre:
Supernatural - 2 Broke Girls - Star-Crossed.
Parto dalla novità: Star-Crossed. E' una decisione che ho preso guardando il trailer. Chi ha già letto il libro ne ha parlato bene ed attende con ansia il telefilm, ma per quanto mi riguarda non potevano prendere un attore maschile peggiore. Non lo sopporto e non posso neanche guardarlo in faccia perciò passerò...
Supernatural l'ho abbandonato all'inizio della scorsa stagione e non ho intenzione di riprenderlo. Non ne sento la mancanza, se non per Mark Sheppard (Crowley). Mi manca quel tappetto T.T Però la storia sta diventando sempre più assurda per il semplice motivo che non sanno come chiudere il telefilm.
E come ho già detto, non mi piace la comicità di 2 Broke Girls perciò eviterò di guardarlo.

Mi manca qualcosa? XD

mercoledì 25 settembre 2013

Rubrica: Un albero di parole {3} Allampanato, Distruttivo, Familiarity e...

Buondì! ^^

Non mi aspettavo proprio che questo spazio giornaliero riscontrasse così tanto successo *-*
Adesso mi tocca migliorarlo ù.ù A parte gli scherzi...Non ricordo come mai sono approdata sul sito della Zanichelli per ricevere la parola del giorno, ma non mi ero poi posta il problema di cercare la parola del giorno sul sito di altri vocabolari importanti. Appena ho un po' di tempo andrò a sbirciare il sito della Treccani e quello dell'Accademia della Crusca (Ebbene si...Camilla P. mi hai fatto incuriosire XD P.s. Dopo una vita in lotta con Google + ho capito come trovare il tuo blog dalle informazioni del profilo T.T Era ora direi! XD), anche perché cerco un qualcosa con un po' di storia della parola e non solo il significato spiegato in maniera così basica...Se avete dei suggerimenti o se vi aspettate qualcosa di diverso quando cercate la spiegazione di una parola non fatevi problemi a dirmelo nei commenti ed io cercherò di far diventare questo spazio il più completo possibile ^^

Ah (sospiro)...Di sicuro io non sono allampanata...


Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.

Una parola al giorno: Allampanato
Sillabazione: Al-lam-pa-nà-to. Allampanato (Aggettivo)
Deriva da [lampana], variante di "lampada". Che somiglia ad una lampada.
Significato: Alto e magro.
È una parola che capita spesso di sentire, che conferisce dei bei connotati scherzosi al significato di alto e magro, connotati che si possono comprendere ritrovando un contatto con l'immagine etimologica.
Per la verità esistono idee diverse su quale sia questa immagine: la metafora della lampada potrebbe riferirsi propriamente al fusto della lampada, per cui è allampanato chi ha le fattezze di un lampione; altrimenti potrebbe essere riferita alla trasparenza della lampada, che fa passare la luce come sembra faccia una persona estremamente magra e sottile.
Avere ben presente l'immagine che originariamente significa questa parola permette di usarla con forza espressiva; se si parla del cugino allampanato o dell'allampanato ragazzo di nostra figlia avendo in cuore la figura allungata di una lampada, questa parola diventerà concreta, materiale, e viva.

Una parola dello Zingarelli al giorno: Distruttivo
Sillabazione: Di–strut–tì–vo. Distruttivo (Aggettivo)
Voce dotta, dal latino tardo: Destructīvu(m), da [destrŭctus] distrutto.
Significato: Che è atto a distruggere, che distrugge; azione distruttiva, critica distruttiva, che pone in rilievo solo gli aspetti negativi e non suggerisce soluzioni valide.
Avverbio: Distruttivamente.
Sostantivo Femminile Invariabile: Distruttività: Caratteristica di ciò che è distruttivo. In Psicologia: Aggressività che non viene messa in atto per proteggersi ma è finalizzata all'annientamento di qualcosa o di qualcuno (dall'inglese destructiveness)

La parola del giorno del Ragazzini: Familiarity
Tavole di flessione: Familiarity (Nome Uncountable)
Pronuncia: Familiarity - fəmɪlɪˈærətɪ
Significato1) Buona conoscenza, dimestichezza, pratica; Familiarity with Chinese, Buona conoscenza del cinese - Lack of familiarity: Scarsa dimestichezza; ignoranza. 2) Familiarità, confidenza, intimità, confidenzialità; Unwelcome familiarity, Confidenzialità sgradita. 3) Familiarità, (l')Essere noto.
ProverbioFamiliarity breeds contempt. Confidenza toglie riverenza.

Il Morandini consiglia: Hollywoodland
DescrizioneUSA. 2006. Genere: Drammatico Durata:126′ Fotografia: Colori Visione Consigliata: A Tutti. Voto Critica: 3 Voto Pubblico: 2
Recensione (Il Morandini 2013): Il 10 giugno 1959 morì suicida a 45 anni l'attore George Reeves che dal 1950 al '58 era stato un popolare Superman in TV, ma anche depresso prigioniero del suo ruolo. Sua madre si rivolge a Louis Simo, investigatore privato pasticcione perché scopra la verità. Nella sceneggiatura del giovane esordiente Paul Bernbaum si propongono due, anzi tre, ipotesi della sua morte. Primo film per il cinema di Coulter, provetto regista TV (The Sopranos, Sex and the City). Coppa Volpi a Venezia 2006 per il protagonista Affleck, ma Brody è più bravo. Molti temi, e almeno 4 linee narrative, s'intrecciano in un film che sfugge a una definizione precisa di genere: la solitudine in un mondo governato da denaro, corruzione, successo, tradimenti; la fama cinetelevisiva e i suoi costi; il rancore di un attore verso il personaggio in cui è immobilizzato; la divisione tra “perdenti” e “vincenti”; la rievocazione di Hollywood nell'epoca dello studio system. Quando Reeves morì, i mass media annunciarono nei titoli che era morto Superman.

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù

Rubrica: Top Ten Tuesday {20}

Rieccomi! ^^

Allora...Sono più di là che di qua quindi spero di scrivere dei commenti di senso compiuto XD In realtà se avessi un po' più di coraggio arrancherei fino alla borsa per prendere delle gomme-cicles-chewing gum-cicca (Scusate la precisazione, ma credo sia un tema caldo. Una volta una ragazza di Bergamo mi ha guardata male quando ho pronunciato la parola cicles XD),  al ginseng però hanno un sapore ORRENDO. Non ha niente a che vedere con il caffè al ginseng. Mi hanno attirato alla cassa di un negozio Bio alla modica cifra di 1€, ma me ne sono pentita amaramente T.T
Anzi...Non me ne vogliate ma ho già cambiato idea. Questa volta non commento, o forse passo domani per farlo, perché proprio non ce la faccio. Scusate T.T
Ed ora...


Top Ten Tuesday è un meme creato dal blog The Broke and the Bookish che consiste nello stilare una lista di dieci elementi dato un tema specifico proposto di settimana in settimana. Tutti possono partecipare e la cosa più carina è che una volta scritto il proprio post è possibile inserirlo, grazie ad un widget, su The Broke and the Bookish.
Tema della settimanaI dieci sequel più belli di sempre.


1) L'eredità della Regina di Philippa Gregory.
2) Harry Potter & Il prigioniero di Azkaban di J.K. Rowling
3) La Regina dei dannati di Anne Rice
4) Il circo dei dannati di Laurell K. Hamilton
5) Poirot sul Nilo di Agatha Christie
6) La chiamata dei Tre di Stephen King

E sapete che al momento non mi viene in mente altro? Seguo altre serie, ma i sequel non li definirei "i più belli di sempre". In alcuni casi sono belli, ma troppo prevedibili. In altri sono rovinati da un unico elemento contrastante. E poi ancora semplicemente in alcuni casi i sequel mi sono piaciuti ma non riescono ad eguagliare il primo libro della serie.
Insomma...Un fiasco XD
E devo continuare le serie che ho ù.ù

Notte notte!
P.s. Domani passo a commentare le mie scelte ^^

Rubrica: Un albero di parole {2} Brolo, Astante, Classy e...

Sera! ^^

Non ho già cambiato idea, oggi sono uscita presto e tra un acquisto ed una mostra sono tornata a casa alle 21.00 (Con dei pantaloni a pois nuovi nuovi ù.ù). Questo è uno spazio che non posso programmare e devo "aspettare" le parole del giorno perciò anche se sta per finire il martedì sono corsa qui dopo la mia sacrosanta puntata di The Mentalist per lasciarvi un po' di parole. Ma prima...Ricordate che ho definito i vocaboli di Una parola al giorno easy? Bene...Dimenticatevi tutto! Brolo?


Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.

Una parola al giorno: Brolo
Sillabazione: Brò-lo. Brolo (Sostantivo Maschile)
Dal latino tardo[brogilus], di origine celtica.
Significato: Orto, Giardino; Ghirlanda.
È una parola rara, il cui uso rimane diffuso solo in poche zone dell'Italia settentrionale, o limitato a qualche toponimo. Ciò che si può dire di questa parola è ciò che ci viene ispirato dal modo in cui è stata usata in passato: dovrebbe indicare orti, giardini e frutteti.
E allora com'è che ha ispirato il significato figurato di corona, ghirlanda?
Si può pensare che i broli siano quei terreni coltivati posti a corona intorno ad una casa, affollati di ricchi alberi da frutto, o intrecciati sulla poca terra piana di una valle scoscesa e brulla, o accomodati meticolosamente negli spiazzi fra gli olivi. Il brolo è quindi forse un orto o un giardino che risalta per l'attenzione con cui è ricamato, un serto curato posto sulla terra.

Una parola dello Zingarelli al giorno: Astante
Sillabazione: A–stàn–te. Astante (Sostantivo Maschile e Femminile)
Composto da [ad-] presso e [stāre] stare.
Significato: 1) Specialmente al plurale indica chi è presente: gli astanti applaudirono. 2) Parola o accezione arcaica: Medico di guardia negli ospedali.

La parola del giorno del Ragazzini: Classy
Tavole di flessione: Classy (Aggettivo)
Pronuncia: Classy - klɑ:sɪ
Significato: Uso colloquiale. Eccellente, di buon gusto, di alta moda, di classeA classy dress; Un abito di alta classe

Il Morandini consiglia: Louise-Michel
Descrizione: Francia. 2008. Genere: Grottesco Durata:94′ Fotografia: Colori Visione Consigliata: A Tutti. Voto Critica: 3,5 Voto Pubblico: 3
Regia: Benoît Delépine e Gustave de Kervern Attori: Yolande Moreau, Bouli Lanners, Benoît Poelvoorde, Miss Ming, Robert Dehoux e Mathieu Kassovitz.
Recensione (Il Morandini 2013): Il titolo è un omaggio a Louise Michel (1830-1905), anarchica francese che combatté con la Comune, prima e dopo, per i diritti dei lavoratori. Terzo prodotto per il cinema di Delépine e de Kervern, che lavorano insieme da 9 anni per la TV. All'insegna di un humor nero e raffreddato, è un film anarchico e pessimista che rispetta la vita. Una fabbrica tessile in Picardia è chiusa e smantellata senza preavviso. Dieci operaie decidono di investire insieme la piccola liquidazione. In che cosa? L'analfabeta Louise propone di assoldare un sicario per uccidere il padrone e assolda Michel, buono a niente, che, a sua volta, convince prima una cugina malata terminale poi un vecchio paralitico a commettere gli omicidi. C'è sempre un padrone sopra al padrone da eliminare, finché si arriva ai paradisi fiscali. La scrittura registica è coerente all'assurdità grottesca surreale della storia che non abdica mai alla credibilità: cinepresa ferma (solo 260 inquadrature); fotografia opaca; dialoghi ridotti al minimo con largo margine all'improvvisazione degli attori, professionisti e non, in personaggi marginali o emarginati. Film politicamente scorretto, anomalo nel panorama del cinema francese. Premiato ai Festival di San Sebastián 2008 e al Sundance. Distribuito da Fandango.

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù

martedì 24 settembre 2013

Rubrica: Teaser Tuesdays {10}

Buondì! ^^

E' da un po' di tempo che non leggo fantasy, stavo rischiando di andare in astinenza! In realtà ho scelto questo libro, oltre ad essere una lettura che si incastra perfettamente in una sfida di lettura su Anobii, perché non me ne hanno parlato proprio bene ed essendomi arrivati sei nuovi pargoletti dall'oggi al domani non so dove metterli...Diciamo che questo è un tentativo di far spazio, un tentativo di spostare questo libro dallo scaffale dei da leggere a quello dei dar via. Ovviamente non spero che sia un libro orrendo, almeno spero che non sia pesante, ma che non sia un libro così bello da tenere. Già il fatto che la protagonista sia mezza vampiro e mezza licantropo mi fa storcere il naso...però a suo favore c'è da dire, al momento, che ha deciso di non combattere con i tacchi, che per un personaggi femminile letterario è un atto notevole.



Teaser Tuesdays, è un meme creato da MizB di Should Be Reading. Le regole per partecipare sono molto semplici dato che basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve brano tratto da quella pagina (ovviamente facendo attenzione a non spoilerare). Infine bisogna ricordarsi di lasciare titolo ed autore del libro.

Questa settimana il teaser è tratto daBlack Moon. L'alba del vampiro di Keri Arthur

«Siamo qui sotto false spoglie. Dovevi seguire il piano stabilito».
Mi lanciò un'occhiata, indecifrabile a causa delle lenti a contatto azzurre che indossava. «Forse tu riesci a seguire le regole, io no. Non quando si arriva a episodi del genere». «Brown non è un gentiluomo, e di certo non gli dispiace se qualcuno si approfitta della sua generosità. Ricordalo». «Io non sono Brown. Tu ricorda questo».
Le porte si aprirono prima che potessi rispondere. Quinn mi premette una mano sulla schiena, guidandomi lungo il corridoio pieno di ombre.
Il calore si addensava intorno alla punta delle sue dita, riversandosi sulla mia pelle in piccole onde. La febbre reagì, percorrendo le mie vene come un'onda di fuoco. Potevo ignorarla – ma per quanto tempo ancora? 
Le telecamere ci seguirono mentre percorrevamo il corridoio. Quando arrivammo davanti alla porta dell'ufficio di Brown, Quinn digitò il codice, inserì la scheda e mi fece cenno di entrare.
Le luci si accesero appena reinserì il blocco della porta. Mi fermai al centro della stanza e mi guardai intorno. Sebbene conoscessi a grandi linee la disposizione dell'ufficio, la sua ampiezza mi sorprese. Non era vasto quanto l'ufficio nella casa di Talon, ma era comunque gigantesco. E non era arredato con il mobilio a buon mercato che avevamo noi ai piani inferiori. Lì dentro non si vedeva altro che mogano e pelle.
Gettai la giacca sulla sedia più vicina e mi diressi verso l'estremità opposta della stanza.
«Abbassiamo le luci», disse Quinn alle mie spalle.
La sua voce tradì una punta di fastidio, e mi voltai a guardarlo. Mi fece un sorriso arcigno. Con tutto quel trucco in faccia, non era un bello spettacolo.

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.

lunedì 23 settembre 2013

Rubrica: Un albero di parole {1} Ministro, Ineludibile, To respite e...

Buondì! ^^

Rubrichetta nuova nuova *-*
Devo ammettere che è nata un po' per caso...Stavo mettendo in ordine un po' le mail e continuavano a spuntarmi le newsletter di Una parola al giorno (sarà forse perché mi mandano una parola al giorno? ù.ù) e dello Zanichelli perciò mi sono detta: Perché non girare queste parole anche a coloro che mi seguono? Soprattutto perché con lo Zanichelli mi arrivano delle parole assurdissime, mentre quelle di Una parola al giorno, per il momento, sono più easy. InZomma...è una rubrica nata dalla speranza di arricchire il mio povero vocabolario, almeno di sinonimi!!! Si...Sono una frana quando si tratta di sinonimi T.T
A mio parere sarebbe utile che anche alcuni scrittori (o traduttori?) seguissero il mio esempio ù.ù Chi ha orecchie per intendere...intenda!


Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.

Una parola al giorno: Ministro
Sillabazione: Mi-nì-stro. Ministro (Sostantivo Maschile)
Dal latino: [minister] aiutante, derivato di [minus] minore, con un suffisso [-ter] che indica la comparazione fra due.
Significato: Membro del governo; chi esercita un alto ufficio; amministratore.
È una parola che è stata impiegata con un numero sconfinato di significati - dai più umili ai più elevati. Facendo una rapida panoramica, vediamo che dall'accezione latina di inserviente con mansioni varie è passato ad indicare i sacerdoti, e cariche dell'amministrazione statale o diplomatiche, e in generale ogni alto ufficio portato avanti in nome di un'entità superiore; ma ministro è anche chi si adopera per lo sviluppo di qualcosa - pace, giustizia, cultura. Quindi si parlerà dei ministri littori dell'antica Roma, delle prerogative dei ministri di culto, del rimpasto di ministri al governo, del ministro plenipotenziario dell'ambasciata, del mecenate che si fa ministro dell'arte, del personaggio carismatico ministro di pace, e via dicendo. È una parola nobile, e segna l'altezza del ruolo di chi serve umilmente qualcosa di superiore.
È curioso che "ministro" abbia un contrario etimologico, che è "maestro"; dal latino [magister], composto di [magis] maggiore e dal suffisso [-ter]. Se il ministro è il minore, il maestro è il maggiore.

Una parola dello Zingarelli al giorno: Ineludibile
Sillabazione: I–ne–lu–dì–bi–le. Ineludibile (Aggettivo)
Composto da [in-] e dell'aggettivo verbale di eludere.
Significato: Che non si può eludere: una questione, una scelta ineludibile. 
Sinonimo: Inevitabile
Sostantivo Femminile Invariabile: Ineludibilità.

La parola del giorno del Ragazzini: To respite
Tavole di flessione: Respite (Verbo)
Pronuncia: To respite - rɛspaɪt - (USA) rɛspɪt
Significato: 1) Verbo transitivo. Dare respiro a qualcuno (someone); dare tregua a qualcuno (someone) 2) Commercio. Concedere una dilazione a (un debitore, ecc.) 3) Commercio. Differire (un pagamento) 4) Legale. Sospendere (una grave condanna).

Il Morandini consiglia: Le quattro giornate di Napoli
Descrizione: Italia. 1962. Genere: Guerra Durata:116′ Fotografia: Bianco&Nero Visione Consigliata: A Tutti. Voto Critica: 3 Voto Pubblico: 4
Recensione (Il Morandini 2013): Dal 28 settembre al 1° ottobre 1943 il popolo napoletano sentì di avere davanti non soltanto i tedeschi del colonnello Scholl da buttar fuori, ma tutti gli oppressori stranieri del passato. Prodotto dalla Titanus, è un film corale dal ritmo largo che alterna belle pagine a ridondanze retoriche, mescolando con sagacia volti e casi privati con l'epopea collettiva. Il soggetto originale è di Vasco Pratolini. Qualche tarantella di troppo nella colonna musicale di C. Rustichelli. 
3 Nastri d'argento: Film (ex aequo con Salvatore Giuliano), Sceneggiatura, Miglior attrice non protagonista: Regina Bianchi.
Questa sera, alle 21.30, su: Rai Storia.


Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù

Rubrica: Blog Notes {15}

Buondì!

Eccomi di ritorno ^^
In realtà questo week-end non è stato proprio piacevole...Ho litigato, ho speso 25€ in libri per tirarmi su di morale, ho fatto pace ed ora la giornata è più bella e luminosa. Se è questo l'effetto che fa litigare e far pace allora voglio farlo più spesso. Nel frattempo vi abbandono per andarmi a fare un'iniezione di caffeina, ma oggi torno...oh se torno.



Blog Notes è una rubrica creata da Rowan del blog Ombre Angeliche ed ha lo scopo di riassumete gli impegni settimanali del blog.


Lunedì: Rubrica Blog Notes & Rubrica Un Albero di Parole
Martedì: Rubrica Top Ten Tuesday & Teaser Tuesday
Mercoledì: Rubrica Lista dei desideri & Calendario di una Telefilm Addicted
Giovedì: Rubrica Crazy Phrases & Rubrica Cover Characteristic
Venerdì: Rubrica Telefilm Addicted
- Sabato: GiveAway del Trasloco
Domenica: Rubrica Cover Characteristic

Recensione:
Le mie storie da una botta e via di Chelsea Handler

sabato 21 settembre 2013

GiveAway del Trasloco: Chanel non fa scarpette di cristallo di Barbara Fiorio

Buondì!

Ed è arrivato il momento di svelare il secondo libro messo in palio per il Giveaway del Trasloco e soprattutto raccontare la sua storia. E' un po' meno poetica di L'ultima stella a destra della luna, ma è pur sempre un libro che è arrivato a me in un modo e vorrei far continuare la sua tradizione.
Ma prima...Bannerino del GiveAway per lanciarvi un messaggio subliminale per fare pubblicità all'iniziativa XD



<a href="http://kylaiinwonderland.blogspot.it/2013/09/giveaway-del-trasloco.html" target="_blank"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo6H2sNqd0mrhn_30sU4c72FTD_9TrFbv6pQQ6BlvrfOI1UqfwXCeceyGV-0PWYHaFSzqyVwtve_8-qA8GhCUvhyphenhyphennRFHr-skuFmNFPKBLXvqRIy_dW8v-4uAvE1x9wDqfyuF9fRiMyuMA/s301/GiveAwayTrasloco.jpg" border=0 /></a>

Il libro di cui sto parlando è:

Titolo: Chanel non fa scarpette di cristallo
Autore: Barbara Fiorio

Editore: Castelvecchi (Collana: Ultra)
Pagine: 224 Formato: Brossura
Prezzo: 14,90€
Isbn: 9788876155246

Trama: Cosa succederebbe se, anziché limitarsi a trasformare in storie la propria fantasia, gli autori delle fiabe più famose avessero stretto un patto con il diavolo condannando le proprie creature a uscire dalle pagine dei libri per affrontare i vizi e le virtù della quotidianità?
Donne favolose si troverebbero a vivere in un mondo che non è decisamente un regno fatato né un posto per principesse, dove la realtà è fatta di lavori noiosi, problemi da risolvere e uomini davvero molto diversi dai principi azzurri.
Una vita complicata, senza considerare che i termini del famoso patto stipulato alle loro spalle prevede una clausola fondamentale: la ragazza che nel corso della sua esistenza normale dovesse incontrare il vero amore perderebbe, insieme all’immortalità, anche il ricordo del tempo che fu, lasciando scivolare nell’oblio le antiche fiabe raccontate a tutte le bambine del mondo.
Così, mentre alle porte del cuore di Beatrice, Maddalena e Penelope già bussano i rispettivi cavalieri, il divertente e appassionante romanzo di Barbara Fiorio propone alle sue protagoniste l’eterno conflitto tra amore romantico e vita reale: chi vincerà?

L'autrice: Barbara Fiorio è nata a Genova nel 1968, ha pubblicato C’era una svolta (2009). Ha due gatti, fa un ottimo salame dolce, è ghiotta di cioccolato, lancia fulmini e secondo alcuni legge nel pensiero, anche se ciò l’annoia spesso. Ha imparato che non tutti i rospi sono principi travestiti, ma mantiene ferma la convinzione che comportarsi da principessa sia imprescindibile per una vita da favola.

La sua storia: Era una mattina buia e tempestosa...No...in realtà era una sera, come mio solito, di sicuro buia ma non so quanto tempestosa. Più precisamente era Gennaio dello scorso anno e sul blog Tra le righe e oltre veniva messo in palio questo libro proprio per un giveaway. Avevo già tentato la sorte perché la trama di questo libro mi aveva colpita fin da subito, ma ahimè il caro Random.org non mi aveva benedetta. Così quando vidi il libro sul blog di Follettina mi ci sono precipitata, immergendomi anche nei miei ricordi dato che una delle richieste per poter partecipare era quella di spiegare qual'è la propria favola preferita. Ripensando a I vestiti nuovi dell'imperatore, I musicanti di Brema ed a Il gigante buono affidai le mie speranze a quel commento ed il 1° Febbraio la sorte mi premiò.
Per questo motivo, poco più sotto, l'unica richiesta che vi faccio per partecipare è quella di dimostrarmi la vostra partecipazione ad almeno un giveaway. Non dovete necessariamente aver vinto, ma partecipato sì. Questo perché Chanel non fa scarpette di cristallo è arrivato a me in questo modo e se non fosse stato così dubito che lo avrei comprato, o trovato in scambio, perciò il suo destino, per me, è quello di passare di mano in mano per mezzo di giveaway. Quindi...

Per partecipare:
Lasciate un commento a questo post, così saprò che partecipate.
Compilate il form qui sotto lasciando nell'apposito spazio il link che mi riporterà ad un GiveAway a caso al quale avete già partecipato.

Non siete obbligati ne a diventare miei follower ne a pubblicizzare l'iniziativa in giro, anche se mi farebbe piacere ^^
Il giveaway si concluderà alla mezzanotte del 15 Ottobre ed il giorno successivo, salvo imprevisti, decreterò il vincitore. Non ci sarà un post con il nome del vincitore, ma vi avvertirò per e-mail perciò non dimenticatevi di segnarlo nel form e di controllare poi la posta!

Dovrebbe essere tutto per ora.
Ed il prossimo libro? Lo saprete Lunedì nel mio spazio BlogNotes ^^

Bye bye!

venerdì 20 settembre 2013

Rubrica: Telefilm Addicted (Nota di servizio)

Buondì!

Probabilmente qualcuno starà aspettando che pubblichi il mio calendario dei telefilm 2013-2014, ma purtroppo devo uscire per stare via tutto, o almeno gran parte, il week-end e non riesco a creare il post come vorrei (cioè con molte immagini e molto fiQuo ù.ù). Volevo farlo questa mattina, dato che mi sono anche alzata alle 7 per una volta, ma mi hanno segregata in cantina >.<
Se riesco recupero domenica sera, altrimenti sarà per Lunedì.

Mi spiace T.T
Baci baci.

- Crazy Phrases - {2}

'Sera!

Uh. Uh. Uh. Posso scrivere questo post finalmente tinta su tinta. Me rossa, post rosso XD
In realtà sono passata da un mogano-ormai-slavato-simil-castano-troppo-chiaro-per-essere-considerato-castano ad un mogano bello potente che sotto la luce mi da dei riflessi belli rossi. Me felice *-*
I miei capelli continuano ad essere un mistero comunque. Se faccio la tinta mogano dal parrucchiere, spendendo fior fior di eurini, mi esce fuori un arancione acceso, lo stesso colore applicato da tinte fai da te viene fuori proprio come desidero io. E risparmio pure 20€ o.o
Adesso il mio passo successivo sarà capire come fare per avere dei ricci "a molla" e poi io ed i miei capelli potremmo andare a conquistare il mondo ù.ù
Ma è meglio che smetta di fare la pazza e lasciare che la pazzia venga fuori solamente dalla mia Crazy Phrases!

Crazy Phrases è una rubrica settimanale ideata da Vale e Yvaine rispettivamente del blog Esplosione di pensieri e di Il pozzo dei sussurri e che io ho scoperto grazie a Kedi che gestisce Emozioni in Bianco e Nero.
Per partecipare le regole sono molto semplici dato che basta prendere tre libri dalla propria libreria e trascrivere la prima frase che capita sott'occhio aprendo ciascun libro a caso. In questo modo si dovrebbe ottenere una mini storia forse non proprio sensata, ma molto divertente. Ovviamente bisogna anche indicare il libro dal quale le frasi provengono. Se però, malauguratamente, le frasi non legano tra loro se ne possono pescare altre due dai tre libri di partenza.

L'anticamera in verità era incrostata soltanto di rubini e di smeraldi, ma l'ordine nel quale tutto era disposto rimediava a questa estrema semplicità.Il vecchio ricevette i due stranieri su un divano imbottito di piume di colibrì, e fece offrir loro liquori entro vasi di diamanti; dopo di che soddisfece alla loro curiosità in questi termini:
<<Si, certo...questo è quello che dice lui>> disse Ron maligno.
<<E con ciò che cosa vorresti dire?>>
<<E' ovvio, no? Lui è uno studente di Karkaroff, no? Lui sa chi frequenti...sta solo cercando di avvicinarsi a Harry...di ottenere informazioni riservate su di lui...o di avvicinarsi quel tanto che basta per stregarlo...>>
Sembrava che Ron l'avesse schiaffeggiata. Quando parlò, la voce di Hermione tremava di rabbia. <<Per tua informazione, non mi ha chiesto una singola cosa a proposito di Harry, non una...>
- Sissignora- sussurrai. - Mi dispiace tanto. Non succederà più.
- Facile dirlo, ora - lanciò a Lucas uno sguardo freddo ma curioso. -Vedremo cosa succederà al risveglio del signor Ross. - Poi uscì con passo maestoso e tornò al ballo.
Strano pensare che, a poche centinaia di metri, gli altri stessero ancora ballando il valzer.

Le frasi sono tratte, in ordine, da:
- Candido di Voltaire
- Harry Potter & il calice di fuoco di J. K. Rowling
- Evernight di Claudia Gray

E poi non sarebbe vero che tutto gira intorno alla Rowling?
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