Kylai In Wonderland: WishList

Un po' di frasi...

:: Alec scosse la testa. -Ma come fai a non sporcarti mai di fango?
La sorella scrollò le spalle con filosofia. - Ho il cuore puro. Respinge la sporcizia.

:: Magnus si animò. - Sei stato là tutta la notte? - Chiese ad Alec.
- No - rispose questi. - Sono andato a casa e sono tornato. Mi sono cambiato, non vedi?
Guardarono tutti. Alec portava una maglietta scura e dei jeans, che era esattamente quello che indossava il giorno prima. Clary decise di concedergli il beneficio del dubbio.

:: Discutevano su chi avrebbe avuto la meglio in un combattimento: Albus Silente dei libri di Harry Potter o Magnus Bane?
- Albus Silente vincerebbe a mani basse - diceva il primo. - Ha l'Anatema che Uccide, e quello è tosto.
Il secondo licantropo fece un'osservazione tagliante.
- Ma Silente non esiste.
- Credo che neanche Magnus Bane esista - replicò il primo in tono beffardo. - Tu l'hai mai incontrato?

:: Solo i mondani dicono mi dispiace quando quello che intendono veramente è condivido il tuo dolore.

:: Jace le lasciò la mano, ma la fissava, quasi volesse imprimersi il suo viso nella memoria. - Lo so. Ogni volta che tu stai per morire, sto per morire anch'io.
ShadowHunters. Città di cenere di Cassandra Clare

:: "Nel pomeriggio, papà e io ci sedemmo a pescare sul pontile di Sam. Non dicemmo granché, e non prendemmo neanche un pesce, ma non fece nessuna differenza. Poi consumammo la cena pasquale e nessuno mi domandò del mio divorzio o di come stesse andando il mio nuovo lavoro." Dan deglutì e si accorse che la sua bocca si era fatta secca ed impastata. "E fu allora che capii che, indipendentemente da ciò che avrei fatto, indipendentemente dai miei fallimenti...questa gente mi avrebbe sempre accolto a braccia aperte."
I tuoi occhi viola di Stephen Woodworth

:: A mio parere. tuttavia, le due cose che in Cina non avrebbero dovuto espandersi e svilupparsi erano in primo luogo le prigioni e in secondo luogo gli orfanotrofi. Andavano riformati e migliorati, non usati come uno strumento per migliorare l'economia. Un incremento del numero delle prigioni e degli orfanotrofi non rappresenta un successo per nessun paese, essendo, in realtà, nulla di meno che una tragedia nazionale.

:: -Non lo sanno perché nessuno ha raccontato loro qualcosa. e' quello che sto cercando di fare, raccontare che cosa pensavano le loro madri.
-Non so che cosa pensassero le loro madri, ma so quello che hanno sofferto.

:: [...] La verità è che nella nostra vita reprimiamo moltissimi ricordi. Non è che non vogliamo aprirci con gli altri, ma non riusciamo ad ammetterli a noi stessi. [...]

:: -Per i cinesi ci sono anche diversi tipi di sentimenti. Ci sono i sentimenti di cui la gente ama parlare agli altri, e poi ci sono quelli che si tiene dentro tutta la vita.

:: -Cos'è la natura? Cos'è l'amore materno? Cos'è normale? Su cosa è modellata la norma? Lei è mai stata in quei villaggi? Ha visto che vita miserevole fanno le bambine? E' solo una fortuna se sopravvivono! Io non sostengo la 'norma', se queste bambine possono andare a vivere in famiglie occidentali ed essere felici, se possono vivere bene e ricevere una buona istruzione...E' molto meglio così, meglio che non patiscano lo stesso triste destino che hanno avuto le loro madri, o un destino ancora peggiore. I loro sentimenti e la loro salute fisica saranno considerati mille volte di più se vengono adottate all'estero.
-Ma questo lascia un dolore abissale nel cuore delle madri, e domande senza risposta in quello delle figlie...
-Le donne cinesi sono le più altruiste del mondo. Sono pronte a fare di tutto per i loro mariti e i loro figli, sono pronte a patire qualsiasi sofferenza, a versare il proprio sangue e le proprie lacrime pur di prendersi cura di loro! L'unica cosa che le consola è che un giorno le figlie potranno capire che le loro madri le hanno amate, e che per quell'amore hanno pagato con una corrente infinita di lacrime amare!
Le figlie perdute della cina di Xinran

:: Era più che arrabbiato, e non ero sicura che l'essere donna mi avrebbe risparmiato una frattura del setto nasale. Per me andava bene, non vedevo l'ora di fare a botte: chi accidenti credeva di essere questo coglione, prima per spaventarmi a morte e poi per distruggere la mia tendina della doccia?
Bastardo numero uno di Janet Evanovich

:: E fra poco, penso mentre sento la macchina di mio cognato stridere sulla ghiaia davanti casa, potranno notare anche un labrabull.

::Eva riflette: Tre ore al giorno per tre giorni a dieci euro fa trecentosessanta euro al mese. Mica male.
Non le rispondo neanche. Mica male cosa, che prima trecentosessanta euro al mese li spendevo solo dal giornalaio, per comprare quello che oggi ho rubato dalla spazzatura.

::Il mio obiettivo era un altro: non volevo dover mai nella mia vita lavorare, e volevo invece trascorrere la mia intera esistenza a leggere, ascoltare musica, vedere posti e imparare cose. Volevo una vita da dedicare al piacere di studiare.E farlo a scopro privato, senza trasformare la cosa in una professione intellettuale. Era mia intenzione passare nel mondo senza lasciare traccia, volevo essere una persona ecosostenibile da tutti i punti di vista.

::-Com'è che siamo tutte e due così sfigate in fatto di genitori? - le chiedo.
- E com'è che siamo tutte e due mancine?

::Voglio dire questo: tutte abbiamo il diritto d'indossare pezzi assortiti di tuta, se siamo sole in casa nostra, ma una tuta completa no, è una cosa troppo brutta.
Ragazze mancine di Stefania Bertola

Letture 2014

• I diari della mezzanotte. L'ora segreta di Scott Westerfeld
• Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
• Aiuto, Poirot! di Agatha Christie
• Hercule Poirot indaga di Agatha Christie
• Corpi senza volto di Tess Gerritsen
• Due di troppo di Janet Evanovich
• Ragazze Mancine di Stefania Bertola
• Cuore di cane di Michail Bulgakov
• Il bacio dell'angelo caduto di Becca Fitzpatrick
• La psichiatra di Wulf Dorn
• Morte in agguato di Ngaio Marsh
• Tre e sei morto di Janet Evanovich
• La macchina del tempo di H.G. Wells
• Hunger Games. La ragazza di fuoco di Suzanne Collins
• L'assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie
• Il Segno dei Quattro di Arthur Conan Doyle

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