domenica 19 febbraio 2012

Rubrica: Telefilm addicted - Sherlock

Bonasera!
(E non mi sono dimenticata la u ù.ù)

Scusate l’assenza di ieri, ma ero morta sul divano causa medicine per contrastare l’allergia ù.ù
Ieri, infatti, siccome non avevo un ciufolo da fare ho finalmente deciso di dare una pulita alla mia stanza che se normalmente mi fa lamentare per le modeste dimensioni in quest’occasione mi sono dovuta ricredere. Tuttavia sono allergica alla polvere per cui nel giro di 30 secondi mi sono sentita malissimo. Dopo aver starnutito ben bene mi è rimasto un pesante mal di testa che ho contrastato proprio con le medicine con il risultato che mi hanno fatto crollare davanti alla tv mentre guardavo Sanremo (fortunatamente non mi sono persa Siani *-*).
Comunque nonostante abbia latitato in queste due settimana non vuol dire che me ne sia stata con le mani in mano, infatti, ho visto così tanti telefilm da poter riempire il blog per due mesi XD
No, vabbè, ho esagerato un pochettino, ma è comunque vero che mi sono data alla pazza gioia e nel frattempo sono diventata Sherlock dipendente, ho sbavato dietro ad un Teen Wolf, sognato grazie a qualche fiaba con Once upon a time e Michelle Forbes in The Killing mi ha lasciata il segno (e molto altro ancora, ma è meglio che dia tempo al tempo e non mostri la mia telefilm dipendenza così spudoratamente :-P).

Quest’oggi voglio parlare della prima serie che ho citato dato che mi ha anche scatenato l’idea per una rubrichetta nuova :-P
Lodi, lodi, lodi a Sherlock!
L’ho scoperto la sera di Natale sbirciando fortunatamente la televisione dei miei zii mentre già mi stavo infilando il cappotto per tornarmene a casa. Come ripeto fino allo sfinimento mio e vostro non vedo le reti Mediaset per cui quando vado in trasferta, se ne ho la possibilità, punto proprio su Italia1 e vivo di pubblicità per scoprire la serie “nuove”. Stavo quindi abbottonando il cappotto quando è passato questo:



Nel mio cervellino ho immagazzinato il titolo della serie e l’ho archiviato per quando avessi finito l’ultima stagione di Smallville (perché mi volevo molto male ù.ù). Il fatidico giorno è finalmente arrivato e la prima cosa che ho cercato è stata proprio Sherlock.
Tre episodi di 90 minuti l’uno per la prima stagione, vincitrice nel 2011 del premio BAFTA come Miglior serie drammatica, ed altrettanti per la seconda. Troppo, troppo, troppo pochi! Fortunatamente l’ho anche cercata tardi quindi ho avuto modo di trovare tutti e 6 gli episodi in un colpo solo perché in patria la prima stagione è stata trasmessa nel 2010 ed ha visto la messa in onda della seconda solo questo Gennaio a causa degli impegni dei due protagonisti. Benedict Cumberbatch, infatti, oltre ad essere impegnato con la trasposizione cinematografica de La talpa di John le Carré (dove è orrendamente biondo T.T) e di War Horse è stato, in un certo senso, anche al fianco del collega Martin Freeman in Lo Hobbit doppiando Sauron e Smaug, ma anche gli sceneggiatori avevano il loro bel da fare con Doctor Who.

Quello di Mark Gatiss e Steven Moffat è uno Sherlock Holmes moderno che rivela tutta l’eccentricità di questo personaggio dato che al giorno d’oggi non deve più essere legato agli impegni mondani della società e quindi può essere semplicemente se stesso, un sociopatico iperattivo :-P Nonostante mantenga un passato di dipendenza come l’originale la versione di Gatiss e Moffat per concentrarsi accantona la pipa passando ai cerotti alla nicotina dato che è “impossibile mantenere il vizio del fumo a Londra di questi tempi”. Penso di essere l’unica, se non una dei pochi, a credere che non sia gay nonostante in A study in pink dichiari che le fidanzate non sono il suo genere perché in A scandal in Belgravia Mycroft fa intuire che il fratellino non ha mai avuto rapporti (“E’ davvero così importante?”). Non è tra l’altro una rivelazione sconcertante dato che per Sherlock i sentimenti sono qualcosa di negativo quindi credo che sia proprio il concetto di fidanzarsi a non essere il suo genere.
John Watson, invece, si discosta dall’originale perché fin dall’inizio partecipa attivamente alle indagini, ma piuttosto che scrivere su fogli di carta le vicende del coinquilino le pubblica su un seguitissimo blog utilizzato come terapia dalla sua analista. John, infatti, tornato dalla guerra in Afghanistan ferito e con un disturbo post traumatico da stress, si reca dalla terapista anche per dei problemi di fiducia che tenta di curare riportando il medico militare nel mondo civile. Ma la miglior cura si rivela essere proprio Sherlock che come fa giustamente notare Mycroft Holmes lo riporta sul campo di battaglia del quale ha nostalgia e che riesce ad allontanarlo dalla psicologa per ben 18 mesi.

Appena ho visto Uno studio in rosa ho capito che era amore al primo cerotto alla nicotina *-* E non è una battuta. Adoro la scena in cui Sherlock riflette aiutato da ben tre cerotti e che segue l’incontro tra John Watson e l’acerrimo nemico del protagonista. Ho rivisto veramente all’infinito Holmes (Benedict Cumberbatch) steso sul divanetto che fa un’espressione buffissima nel tentativo di guardare Watson (Martin Freeman) appostato alla finestra.
Ho conosciuto un suo amico.
Un amico?
Un nemico.
Oh. Quale?
Il suo acerrimo nemico. A sentir lui la gente ha acerrimi nemici.
Le ha offerto del denaro per spiarmi?
Si.
Lo ha accettato?
No.
Avremmo potuto dividerlo. Sarà per la prossima volta.
So quasi tutte le battute a memoria e me ne vanto XD
Purtroppo mi ero spoilerata gli attori per cui sapere chi è in realtà l’acerrimo nemico di Sherlock Holmes mi ha smorzato un po’ l’effetto, ma che non sia proprio il più cattivo della storia lo fanno capire anche le prime battute che si scambiano i due.
“Lei non mi sembra spaventato.”
“Lei non mi sembra spaventoso.”
Un primo episodio così bello che non si riesce a bissare purtroppo se non con il sesto episodio, The Reichenbach Fall scritto da Steve Thompson che si è fatto giustamente perdonare per lo scivolone di The Blind Banker (Il banchiere cieco). Il secondo episodio di Sherlock, infatti, non mi è piaciuto per niente. Decisamente lento rispetto a tutti gli altri con i soliti cliché giapponesi come la cerimonia del the e l’avversario ninja. L’unica parte rilevante è l’antipatia che prova Sherlock nei confronti di Sarah, quasi fidanzata di John. Per essere coerente con quanto detto sopra più che una gelosia io ci vedo la consapevolezza di non averlo sempre intorno durante le indagini come se ormai non potesse essere più stupito dal suo genio (“E’ la fragilità dei geni John, vogliono un pubblico.”). Cucciolo...Come ci rimane male quando John rifiuta di indagare con lui perché ha preso un appuntamento *-*
Ho fatto una mia personale classifica di gradimento degli episodi: Al primo posto c’è A study in pink, seguito da The Reichenbach Fall che vede dietro di lui The Hounds of the Baskerville, poi a pari merito si trovano The great game e A scandal in Belgravia, mentre fanalino di coda è appunto The Blind Banker.
Jim Moriarty, antagonista svecchiato nel nome e nella qualifica, compare fisicamente nel terzo episodio e siccome lo interpreta Andrew Scott avrei preferito vederlo anche prima *ç* Gli eccessi nella mimica facciale e nella voce vanno a sottolineare maggiormente il contrasto tra i due personaggi (un po’ come fece Agatha Christie creando il suo Poirot che a differenza del magro e slanciato Holmes risulta piccolo e paffuto) e nonostante sia uno psicopatico ormai accertato le sue minacce sono troppo buffe XD The great game è anche l’episodio dove ho davvero adorato la recitazione di Martin Freeman soprattutto nella parte finale...quel “Buona sera. Bella sorpresa non è vero Sherlock? Questo non lo avevi previsto.” mi ha lasciata stupita per il tempo necessario in cui il mio cervello comprendesse che John non poteva essere realmente il cattivo.
In generale comunque si è veramente meritato il BAFTA come Miglior attore non protagonista e se quello come Miglior attore protagonista non è andato a Benedict Cumberbatch lo sarà sicuramente quest’anno perché nella seconda serie è stato fantastico.
Insomma, decisamente da vedere e se siete malati come me anche da rivedere almeno 6 o 7 volte.

Ma i miei tre dubbi rimangono.
- Se Sherlock può permettersi un cappotto ormai famoso per il suo valore di 1000 sterline come mai ha bisogno di un coinquilino per dividere con lui l’affitto?
- Perché Jim Moriarty chiede a Sherlock se è contento di vederlo se la pistola è fissata dietro alla schiena?
- Ma il mio dubbio principale è: come faranno a mantenere lo stesso gioco di parole in The Hounds of the Baskerville nella traduzione italiana?

P.s. Ho trovato il blog di John *-*
http://www.johnwatsonblog.co.uk

8 commenti:

  1. Sììì!!! Anch'io sono ormaiikmete "sherlocked"!!! :)
    Però sono ancora ferma al primo epispdio della seconda stagione, me la sto prendendo comoda, non voglio rimanere troppo presto senza!!

    Sulla prima devo dire che il mio gradimento è diverso dal tuo, in quanto il secondo epispodio mi è piaciuto più del terzo, ma ovviamente è questione di gusti personali: amo molto il tè e la cultura orientale, mentre non mi piacciono i polizieschi in cui il colpevole ce l'ha specificamente con l'investigatore.

    Sono cmq d'accordissimo con te su Moriarty, mi faceva proprio ridere, ad un certo punto mi ha ricordato Buzz 2,0!

    Se Sherlock può permettersi un cappotto ormai famoso per il suo valore di 1000 sterline come mai ha bisogno di un coinquilino per dividere con lui l’affitto?
    Ovvio: non può star da solo! Nonostante tutta la sua intelligenza non è autosufficiente! :) E per questa cosa, e altre sue piccole manie, mi ricorda tanto Sheldon Cooper!! :)

    Fichissimo il blog di Watson!! Grazie per avermelo segnalato!

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  2. Ehm, mi sono mangiata qualche lettera nel primo rigo! La frase era "Anch'io sono ormai irrimediabilmente "sherlocked"!!! :)"

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  3. Sarà stato l'effetto di A scandal in Belgravia? Che bellino quando si impappina davanti alla Adler XD
    Io per non rimanerne senza continuo a rivedere gli episodi in continuazione. Domani penso che mi sparo di nuovo The Reichenbach Fall e devo dire che nonostante li riguardi spesso gli episodi non mi danno quella sensazione di noia dovuta al "già visto" come per altri telefilm.

    Sono cmq d'accordissimo con te su Moriarty, mi faceva proprio ridere, ad un certo punto mi ha ricordato Buzz 2,0!
    E devi, probabilmente, ancora vedere l'ultima puntata dove dice Pleeeeeeeeeease! Io sto cercando l'audio per metterlo nel cellulare *-*

    Ovvio: non può star da solo! Nonostante tutta la sua intelligenza non è autosufficiente! :) E per questa cosa, e altre sue piccole manie, mi ricorda tanto Sheldon Cooper!! :)

    Però nel primo episodio non ha bisogno di nessuno...non credo che abbia scelto di convivere con qualcuno solo perchè non ha voglia di fare la spesa (tra l'altro mangia gratis praticamente ovunque).
    Se poi riesce ad accettare John come coinquilino è solo perchè non lo manda a stendere dopo la radiografia che gli fa in taxi a differenza di tutti gli altri, in un certo senso è speciale.

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  4. Però nel primo episodio non ha bisogno di nessuno...non credo che abbia scelto di convivere con qualcuno solo perchè non ha voglia di fare la spesa (tra l'altro mangia gratis praticamente ovunque).
    Se poi riesce ad accettare John come coinquilino è solo perchè non lo manda a stendere dopo la radiografia che gli fa in taxi a differenza di tutti gli altri, in un certo senso è speciale.


    Oh, bè, che il rapporto tra i due sia speciale è fuor di dubbio! A me ha colpito moltissimo quando alla fine del primo episodio Sherlock sta spiegando a Lestrade chi è stato a sparare, e quando si rende conto che stava descrivendo Watson preferisce zittirsi e fingersi sotto shock! Penso sia stato un incredibile sacrificio per lui, e l'ha fatto così, senza pensarci due volte! :D

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  5. In quel momento volevo tanto essere una copertina arancione XD

    Invece a me ha colpito la parte prima, proprio quando John spara perchè nonostante sia un soldato e dall'altra parte ci fosse un assassino ha comunque rischiato la prigione per Sherlock.
    Alla fine si espongono entrambi come possono.

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  6. Ehi, hai sentito le novità sul remake statunitense di Sherlock! Il Nostro sarà affiancato invece che da John da Joan Watson!
    Non so cosa pensare! Da una parte almeno in questo modo si sforzano di differenzialo un po' dall'originale, ma dall'altra mi pare così strano! Pare che non sarà neanche un ex militare!
    Una cosa sola è sicura: non penso proprio che questo remake lo vedrò mai!!
    Tu che ne pensi?

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  7. Si l'ho letto!!! Che cosa brutta T.T
    No...Ad essere sinceri più rivedo Sherlock e più mi solletica l'idea di come sarebbe stato con una Watson invece di un Watson ma è un pensierino che sto facendo a causa delle dinamiche che sono venute fuori in Sherlock, altrove non credo starebbe bene questo cambio di sesso.
    Infatti l'accoppiata Jonny Lee Miller e Lucy Liu non mi piace proprio.
    Comunque abbiamo la stessa certezza perchè neanche io vedrò Elementary. Probabilmente è qualcosa che avrei visto volentieri tra un paio d'anni, ma mi fa saltare troppo i nervi il fatto che vogliono sfruttare solamente il successo della serie inglese.

    Spero di aver formulato un pensiero coerente. Sto cavolo di raffreddore non mi permette di collegarmi attivamente con il cervello T.T

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  8. Sìsì, hai parlato coerentemente, non ti preoccupare! :)

    Io in generale comunque proprio non gradisco i remake statunitensi: perché non comprare semplicemente la serie inglese? Va bè, lo so perché: loro faranno una roba con 20 puntate a stagione, per metà noiose, ma la gente le guarderà tutte e c'avranno fatto un sacco di soldi in più!

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