sabato 7 gennaio 2012

Recensione: Evernight di Claudia Gray


Ieri parlando della mia voglia di spendere acquistando libri ho detto di essere passata in una libreria chiamata La bussola d’oro per cercare Stargazer di Claudia Gray ed oggi ne voglio spiegare il motivo.
Scoppiata la moda Twilight sono usciti un sacco di libri sui vampiri, primis tra tutti la serie de I diari del vampiro di Lisa J. Smith. Succede sempre così dopo un libro che diventa un best sellers (mi ricordo ancora che dopo Il codice Da Vinci sono usciti un sacco di libri il cui titolo comprendeva la parola “Il codice”) ed io mi sono ripromessa di non spendere un soldo per questi nuovi vampiri vegetariani e per sempre adolescenti.
Non è la mia visione del vampiro, per me il vampiro è e sarà sempre Lestat di Anne Rice nei suoi tempi migliori, e tra l’altro nove volte su dieci questi libri sui "nuovi" vampiri sono scritti da cani o hanno una trama ridicola.
Ciò non vuol dire però che non legga certe cose, perché la curiosità comunque mi rode, semplicemente non ci rimetto dei soldi ed aspetto che qualcuno li scambi o li liberi su BookMooch.
E proprio su BookMooch ho trovato Evernight di Claudia Gray.


Voto
Titolo: Evernight
Autore: Claudia Gray
Traduttore: Fusari L.

Editore: Mondadori  (collana Oscar Bestsellers)
Pagine: 296 Formato: Brossura
Prezzo: 9.50€
Isbn: 9788854120549

Trama: "Torneremo insieme Bianca. non so quando né come, ma so di non avere alcun dubbio. Non potrebbe essere altrimenti. Ho bisogno che anche tu ci creda. Perché credo in te."
E bianca crede in Lucas, gli crede come non ha mai creduto in nessun altro prima d'ora. Perché Bianca non è mai stata innamorata come lo è di lui. Perché il primo amore, quello che ti strappa il cuore e ti lascia senza fiato, è sempre vero. E non importa essere un vampiro, non importa se tutto e tutti sono contrari a questo sentimento. Bianca e Lucas non vogliono scegliere da che parte stare. Bianca e Lucas, a sedici anni, tra i corridoi di Evernight, un esclusivo e misterioso collegio, hanno incontrato l'amore. E nessuno potrà portarglielo via.

L'autoreClaudia Gray è lo pseudonimo dell'autrice newyorkese Amy Vincent. Prima di iniziare a scrivere ha cambiato un sacco di lavori: è stata avvocato, giornalista, disc-jockey e cameriera. Per creare il mondo di Evernight, Stargazer, Hourglass e Afterlife ha tratto ispirazione dai suoi interessi e dalle cose che la appassionano, come le vecchie case abbandonate, i classici del cinema, lo stile vintage e la storia.

Recensione (Attenzione possibile spoiler): Mi ha incuriosito questa serie per due motivi; il primo è che finalmente il vampiro è una ragazza mentre il secondo è il sottotitolo accattivante (E se Romeo e Giuglietta fossero stati vampiri?). Non che mi aspettassi i due protagonisti shakespeariani con le zanne, ma che la storia di Evernight richiamasse quella di Romeo e Giuglietta si...Ed invece no. Specchietto per allodole purtroppo T.T E’ vero che verso la fine i genitori dei ragazzi li vogliono separare, ma paragonarli addirittura ai Montecchi e Capuleti mi sembra eccessivo. Voglio dire...Se mia figlia facesse il filo ad un membro di una confraternita dedita allo sterminio della mia razza forse anche io diventerei un tantino iper-protettiva, è normale.
Detto ciò il libro non mi è dispiaciuto ed a essere sincera mi ha dato un po’ di luce nel momento in cui non avevo molta voglia di leggere, ed è tantissimo per un libro per il quale non avevo nessuna aspettativa. Non mi fraintendete. Non voglio dire con quelle 4 stelline (che sarebbero 3 e mezzo) che sia la fine del mondo, pura arte, scritto divinamente che potrebbe fare concorrenza alla Rice, ma in confronto a tutti gli altri libri sui vampiri che escono al momento Evernight è decisamente un passo avanti. La scrittura fluida rende la storia molto scorrevole e fortunatamente mai noiosa. Le descrizioni si alternano bene ai dialoghi e sono ben fatte direi, ne noiose ne insipide, anche se sono un po’ scarsine quelle che caratterizzano i personaggi. Personaggi che sono abbastanza stereotipati, ma che non sono ridicoli come nel caso di Twilight ad esempio. Anche se Bianca è un’emarginata almeno non è un’autolesionista accidentale. La storia mi è piaciuta anche perché per l’origine dei vampiri non ci sono teorie astruse e campate in aria ed anche se il parto tra i vampiri non mi fa impazzire ho apprezzato molto il fatto che sia un evento comunque insolito e privo di riscontri storici per la famiglia di Bianca. Ho apprezzato l’idea dello scoprire insieme cosa può succedere, ecco. L’unica nota veramente imbarazzante sul fronte vampiri è Ranulf rimasto ancora all’epoca degli spiriti saltando almeno un millennio. Possibile? In tutto questo tempo cos’ha fatto?
Ci sono rimasta solamente un po’ male nello scoprire che Bianca ha sempre saputo di essere una vampira, mi sono sentita tradita nel senso che ovviamente ho letto la prima parte della storia con degli occhi diversi.
Detto ciò la voglia di leggere Stargazer c’è per cui la Gray ha fatto un buon lavoro per il momento :-P

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