martedì 24 gennaio 2012

Rubrica: Dorfles consiglia

Ma perchè proprio questa domenica il nostro caro Dorfles doveva dare una caterva di consigli che sono in ritardissimo? XD

Ricordo che questo spazio è dedicato ai libri che il prof. Dorfles consiglia durante la trasmissione domenicale di Rai3 Per un pugno di libri condotta da Veronica Pivetti e da Piero Dorfles. Siccome in un commento Phoebes mi diceva che non sempre riesce a guardare questa trasmissione facendo click sul nome del programma sarete catapultati nel loro sito dove tra le altre cose ci sono le puntate andate in onda ^^ Io baro sempre perchè me le riguardo e sono bravissima nei giochi Caccia al titoloPer chi suona la campanellaFuori gli autori perchè ci gioco già il giorno prima XD
Siccome la prossima puntata cade il 29 Gennaio hanno dedicato quella di ieri al Giorno della Memoria che ricordo essere il 27 Gennaio. 
Come la volta scorsa inizio col presentarvi il libro di puntata per poi passare ai vari consigli (non ne ho trovato uno T.T Domani cerco meglio):

Titolo: Il giardino dei Finzi-Contini
Autore: Giorgio Bassani

Editore: Mondadori (Collana: Oscar classici moderni)
Pagine: 252 Formato: Brossura
Prezzo: 9,00€
Isbn: 978880449599

Trama: Alla vigilia delle persecuzioni razziali contro gli ebrei un gruppo di giovani si riunisce nel giardino della villa ferrarese della famiglia Finzi-Contini. Qui fiorisce il delicato, effimero amore di Giorgio per Micol. Un nostalgico, appassionato ricordo della giovinezza alle soglie del conflitto mondiale.

L'autoreGiorgio Bassani, nato nel 1916 a Bologna, passò infanzia e giovinezza a Ferrara. Antifascista, attivo nella Resistenza, dopo la Liberazione si trasferì a Roma. Redattore e collaboratore di vari periodici, esordì nel 1940 con Una città di pianura. È stato autore di opere di narrativa, poesia, critica ma la sua fama resta legata ai romanzi. Tra le opere: Cinque storie ferraresi (1956, premio Strega), Gli occhiali d'oro (1958), Il giardino dei Finzi-Contini (1962, premio Viareggio), L'airone (1968, premio Campiello). È morto nell'aprile del 2000.


Titolo: I fratelli Ashkenazi 
Autore: Israel J. Singer
Traduttore: Fonzi B.

Editore: Bollati Boringhieri (Collana: Varianti)
Pagine: 760 Formato: Brossura
Prezzo: 19,50€
Isbn: 9788833921846

Trama: Ogni giorno che il Signore regala al creato, Reb Abraham Hirsh Ashkenazi, commerciante di stoffe e capo della comunità ebraica di Lodz, lo zucchetto in testa e una barba lunga quanto l’esilio, siede alla scrivania del suo piccolo ufficio scuro e medita sui sacri testi cercando di trarne saggezza da dispensare alle schiere di commercianti ebrei che fanno ressa alla sua porta. Poco più di uno shtetl tra i tanti nella Polonia di fine Ottocento dominata dalla Russia, Lodz pullula in quegli anni di mercanti provenienti da ogni parte dell’impero, e tra questi predominano gli ebrei che vi giungono dalla Lituania. La cittadina si sta espandendo, insegnanti e contabili, dentisti e levatrici, tessitori e sarti vi affluiscono, sorgono nuove fabbriche, nelle sinagoghe i rabbini si intonano ai tempi con atteggiamenti genericamente illuministici. Il grembo angusto ma protettivo dello shtetl, fuori del quale il materialismo e il cinismo macinano con indifferenza uomini e tradizioni, si sta rapidamente dissolvendo.
In questo piccolo e operoso mondo, dove il tempo è scandito dal lavoro e dalle pratiche religiose, nascono i due figli di Reb Hirsh Ashkenazi, opposti nel carattere fin dalla prima infanzia: Jakob Bunin, vitale e generoso, rappresenta la forza naturale e la gioia di vivere, mentre Simcha Meyer, introverso e abile negli affari, riversa la sua febbrile inquietudine nell’imprenditoria. Il turbine della vita porterà Jakob ad affermarsi con il suo talento di comunicatore, mentre Simcha, miscuglio di cupidigia e lungimiranza che tutto travolge in nome del profitto, sarà protagonista di una spregiudicata ascesa economica. Attorno a loro si svolgono i grandi eventi della Storia, le passioni e le vicende minime di una folla di personaggi uniti dalla comune spiritualità ebraica, che sfociano in conflitti generazionali e talora nel distacco dalla tradizione dei padri.
Nelle pagine di questo imponente romanzo-fiume apparso nel 1936, Israel J. Singer seppe dare con incredibile capacità epica la rappresentazione di un mondo e di una civiltà che di lì a poco sarebbe stata ferocemente annientata. E con il passo del grande narratore ci attira in una storia dove la tenerezza e la perversione, l’ordine e il caos, le vicende e i personaggi compongono l’imperturbabile rappresentazione detta vita stessa. Tra i grandi capolavori della letteratura yiddish, solo La famiglia Moskat di Isaac B. Singer – fratello minore di Israel –, può essere accostato a questo romanzo appassionante in cui, dipanandosi in un groviglio di esistenze, rivive il mondo formicolante di vita di quella parte dell’Europa che fu la culla del patrimonio umano, linguistico e culturale degli ebrei orientali. Chi oggi voglia conoscere quel mondo legga I fratelli Ashkenazi: che cosa sia stato lo si respira in ogni sua pagina.

L'autoreIsrael Joshua Singer (1893-1944), polacco, fratello maggiore del premio Nobel Isaac Bashevis, esordì nel 1922 con i racconti Perle, in yiddish, e continuò a scrivere in quella lingua anche dopo che si fu trasferito a New York (1933). I fratelli Ashkenazi, ritenuto unanimemente il suo capolavoro, è del 1936. La raccolta postuma di sue corrispondenze per il quotidiano «Jewish Daily Forward», Da un mondo che non c’è più (1946), costituisce una sorta di autobiografia. In traduzione italiana è uscito il romanzo che nel 1932 gli diede il successo, Yoshe Kalb e le tentazioni (1973).


Titolo: Fare gli ebrei italiani
Autore: Carlotta Ferrara Degli Uberti 

Editore: Il Mulino (Collana: Studi e ricerche)
Pagine: 272 Formato: Brossura
Prezzo: 25,00€
Isbn: 9788815234520

Sinossi: Fatta l’Italia, bisognava «fare gli ebrei italiani», ovvero cercare di capire cosa potesse significare essere ebrei e italiani dopo l’emancipazione e l’Unità, che avevano alterato in maniera sostanziale gli orizzonti politici e giuridici, ma an-che simbolici ed emotivi entro i quali le due identità, l’ebraica e l’italiana, erano vissute per secoli. Attingendo a una grande varietà di testi prodotti da rabbini, maestri di scuola, dirigenti delle comunità, avvocati e intellettuali ebrei alle prese con queste nuove sfide, il libro approfondisce temi come integrazione, famiglia, nazione, religione, sioni-smo là dove si intrecciano con le diverse (e in genere non positive) rappresentazioni dell’ebreo circolanti nella cultura dell’epoca. Un contributo originale e innovativo, non solo per la storia dell’ebraismo italiano, ma anche per quella delle idee di nazione, cittadinanza e appartenenza.

L'autriceCarlotta Ferrara degli Uberti è dottore di ricerca in Storia. Collabora con la Scuola Normale Superiore, l’Università di Pisa, l’IHMC (CNRS/ENS) e la Fondazione CDEC.

Titolo: La sposa gentile
Autore: Lia Levi

Editore: E/O (Collana: Tascabili)
Pagine: 212 Formato: Brossura
Prezzo: 10,00€
Isbn: 9788866320685

TramaCon questo romanzo l'autrice della Trilogia della memoria (Una bambina e basta, L'Albergo della Magnolia, L'amore mio non può) firma il suo libro più poetico e ambizioso: mezzo secolo di vita di una famiglia ebraica, in cui paradossalmente la protagonista è una gentile, una non ebrea, che a tutti i costi vuole diventare ebrea.

Mentre fra mille luminarie si festeggia l’arrivo del ’900, Amos, giovane banchiere ebreo di una cittadina piemontese, fa a sé stesso una promessa per il nuovo secolo: diventare qualcuno e mettere su una solida famiglia patriarcale. Il destino però lo costringerà a giocare con altre carte. L’irrefrenabile passione per Teresa, una contadina cristiana del luogo, lo metterà di fronte all’ostracismo della comunità ebraica. Ma Teresa non vuole che il suo uomo debba soffrire per causa sua. Nell’amore fideistico e assoluto che prova per lui ingloba anche la sua religione: vuole a tutti i costi diventare ebrea.

La storia di questa donna originale e commovente si snoda fino al terribile 1938 delle leggi razziali fasciste, attraverso la ricostruzione avvincente delle vicende familiari, dei cambiamenti politici e di costume dell’Italia

L'autriceLia Levi è stata giornalista, autrice di testi teatrali e di originali radiofonici. Di origine piemontese, vive a Roma, dove per trent'anni ha diretto il mensile "Shalom". Passata alla narrativa, ha scritto molti libri per adulti e ragazzi, riportando numerosi premi, fra cui il Premio Elsa Morante Oper Prima nel 1994, nel 1997 il Premio Castello e nel 2001 il Premio Moravia.

Nessun commento:

Posta un commento

Se vuoi essere aggiornato sugli ultimi commenti pubblicati per questo post clicca su Iscriviti per email.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...