martedì 24 settembre 2013

Rubrica: Teaser Tuesdays {10}

Buondì! ^^

E' da un po' di tempo che non leggo fantasy, stavo rischiando di andare in astinenza! In realtà ho scelto questo libro, oltre ad essere una lettura che si incastra perfettamente in una sfida di lettura su Anobii, perché non me ne hanno parlato proprio bene ed essendomi arrivati sei nuovi pargoletti dall'oggi al domani non so dove metterli...Diciamo che questo è un tentativo di far spazio, un tentativo di spostare questo libro dallo scaffale dei da leggere a quello dei dar via. Ovviamente non spero che sia un libro orrendo, almeno spero che non sia pesante, ma che non sia un libro così bello da tenere. Già il fatto che la protagonista sia mezza vampiro e mezza licantropo mi fa storcere il naso...però a suo favore c'è da dire, al momento, che ha deciso di non combattere con i tacchi, che per un personaggi femminile letterario è un atto notevole.



Teaser Tuesdays, è un meme creato da MizB di Should Be Reading. Le regole per partecipare sono molto semplici dato che basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve brano tratto da quella pagina (ovviamente facendo attenzione a non spoilerare). Infine bisogna ricordarsi di lasciare titolo ed autore del libro.

Questa settimana il teaser è tratto daBlack Moon. L'alba del vampiro di Keri Arthur

«Siamo qui sotto false spoglie. Dovevi seguire il piano stabilito».
Mi lanciò un'occhiata, indecifrabile a causa delle lenti a contatto azzurre che indossava. «Forse tu riesci a seguire le regole, io no. Non quando si arriva a episodi del genere». «Brown non è un gentiluomo, e di certo non gli dispiace se qualcuno si approfitta della sua generosità. Ricordalo». «Io non sono Brown. Tu ricorda questo».
Le porte si aprirono prima che potessi rispondere. Quinn mi premette una mano sulla schiena, guidandomi lungo il corridoio pieno di ombre.
Il calore si addensava intorno alla punta delle sue dita, riversandosi sulla mia pelle in piccole onde. La febbre reagì, percorrendo le mie vene come un'onda di fuoco. Potevo ignorarla – ma per quanto tempo ancora? 
Le telecamere ci seguirono mentre percorrevamo il corridoio. Quando arrivammo davanti alla porta dell'ufficio di Brown, Quinn digitò il codice, inserì la scheda e mi fece cenno di entrare.
Le luci si accesero appena reinserì il blocco della porta. Mi fermai al centro della stanza e mi guardai intorno. Sebbene conoscessi a grandi linee la disposizione dell'ufficio, la sua ampiezza mi sorprese. Non era vasto quanto l'ufficio nella casa di Talon, ma era comunque gigantesco. E non era arredato con il mobilio a buon mercato che avevamo noi ai piani inferiori. Lì dentro non si vedeva altro che mogano e pelle.
Gettai la giacca sulla sedia più vicina e mi diressi verso l'estremità opposta della stanza.
«Abbassiamo le luci», disse Quinn alle mie spalle.
La sua voce tradì una punta di fastidio, e mi voltai a guardarlo. Mi fece un sorriso arcigno. Con tutto quel trucco in faccia, non era un bello spettacolo.

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.

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