giovedì 19 settembre 2013

Recensione: Amore, zucchero e cannella di Amy Bratley

Buondì!

Mentre attendo che alla genitrice venga voglia di farmi la tanto sospirata tinta per i capelli passo per lasciarvi, finalmente, la recensione promessa: Amore, zucchero e cannella. Per compensare il dolce inesistente di questo libro vi saluto con il mio fido pezzetto di cioccolato ai cereali in mano, sperando che mi tiri un po' su di morale.

Voto:  su 10
Titolo: Amore, zucchero e cannella
Autore: Amy Bratley
Trad.: G. Pandolfo

Editore: Newton Compton (Collana: Gli Insuperabili)
Pagine: 352 Formato: Rilegato
Prezzo: 5,90€
Isbn: 9788854142732 

Trama: Che cos'è la felicità? Una casa, con dentro le persone che ami. 
C'è un solo rimedio per alleviare le pene d'amore: i buoni, vecchi consigli della nonna.
Juliet aspetta da una vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con Simon, un vero e proprio nido d’amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel nuovo appartamento, Juliet scopre che Simon l’ha tradita con la sua migliore amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto desiderata d’improvviso è ostile. Niente pare esserle d’aiuto. Finché un giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, Juliet s’imbatte nei vecchi libri della dolce nonna Violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l’ha abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene di appunti, Juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c’è quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l’ha fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni Sessanta, Juliet trova una lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l’esistenza…
Ai primi posti delle classifiche. Il caso editoriale dell'anno.
«Questo Amore zucchero e cannella riserva parecchie sorprese, annoiarsi è difficile.»
la Repubblica
«La favola di Amy Bratley: la freelance è diventata reginetta.»
Corriere della Sera
«Molta intelligenza e ironia nel romanzo d’esordio di Amy Bratley.»
il Venerdì di Repubblica
«Un tocco spiritoso, eventi filtrati da uno sguardo divertito e non manca nemmeno il giallo di una lettera misteriosa.»
ttL – la Stampa
«Amore, zucchero e cannella: la formula magica del bestseller.»
Vanity Fair  

L'autrice: Amy Bratley vive a Londra. Da dieci anni lavora come giornalista freelance. La Newton Compton ha pubblicato il suo primo romanzo, il bestseller Amore zucchero e cannella, che ha ottenuto un enorme successo e scalato le classifiche in Italia rimanendo per mesi in vetta e Segreti, bugie e cioccolato. Il sito internet dell’autrice è www.amybratley.co.uk.

Recensione: Devo iniziare dicendo che probabilmente la mia recensione non sarebbe potuta andare diversamente dato che già in partenza non avevo alte aspettative, in realtà non mi aspetto mai niente di entusiasmante da questo genere di pubblicazioni della Newton Compton. Il titolo però mi ha sempre intrigata e per un puro colpo di fortuna ho trovato questo libro in un mercatino dell’usato e l’ho comprato solamente perché praticamente nuovo e costava 2€ (perché gli avevano tagliato il triangolino con il prezzo, altrimenti ne avrei dovuti sborsare 4 ù.ù). Comunque, come dicevo, sapevo già in partenza che non mi sarebbe piaciuto, ma non mi sarei mai aspettata un tale disastro.
OMG. E’ talmente pesante che non riuscivo più a finirlo. Ci ho messo una vita per arrivare all'ultima pagina, ma mi sono buttata sul masochismo in modo da ricordarmi, la prossima volta, che un libro scontato non si deve acquistare per forza.
La cosa sorprendente è che non è noioso, è solo pesante perché infarcito dei soliti cliché del genere. Lei è così sfigata da:
- Rompere con il fidanzato secolare già a pagina due.
- Dichiarare guerra alla migliore amica perché...il motivo della rottura con il fidanzato è lei. Sorpresa!
- Avere una famiglia complicata ed un segreto inconfessabile.
- Non essere consapevole della propria bellezza nonostante nel libro lo siano praticamente tutti, dal toy boy della zia alla tizia che attraversa casualmente la strada.
- Molestare il capo e ritrovarselo a cozza.
- Malintesi ed incomprensioni con il futuro marito/cavaliere dalla scintillante armatura.
Quindi quando non ero troppo arrabbiata con la scrittrice per la storiella mediocre e prevedibile dal linguaggio semplice e psicologia dei personaggi inesistente, mi immaginavo nell'intento di prendere a schiaffi la protagonista così tarda da non capire che il Diavolo non si è reincarnato su questa terra e che probabilmente la sua vita è solo un susseguirsi di malintesi autoavveranti.
Non la definirei neanche una lettura da ombrellone...E’ così inconsistente che affrontare questo libro sotto il sole porterebbe solamente ad un’insolazione dopo che vi siete addormentati neanche ad un terzo del libro. Speriamo solo che l’inchiostro regga ed invece delle pieghe del lenzuolo non vi troviate le parole insulse di questo libro appiccicate sulla guancia.
Probabilmente l’unica cosa non scontata è il finale, perché essendo buttato lì in maniera frettolosa non porta neanche alla conclusione che mi sarei aspettata. Sulla via del tramonto, ma manca ancora parecchia strada per arrivarci.
E pure del potenziale poteva avercelo; con i suoi temi drammatici che toccano la morte di una persona cara, la difficoltà di affrontarla, l'abbandono ed il bagaglio emozionale che può portarsi dietro il parente di un bambino dato in adozione, però non sono stati ben collegati alla storia frivola di base. Tra l'altro non sono stati neanche trattati con la serietà dovuta e sono stati lasciati abbandonati a loro stessi finché non sono caduti nel surreale.
InZomma...Un romanzetto senza arte ne parte, dal titolo accattivante ma fuori tema.
L’unica cosa che si salva di questo libro sono le citazioni dai vecchi libri per casalinghe con cui si aprono i diversi capitoli, anche se non li salverei proprio tutti a dire il vero.

Pagina 99

3 commenti:

  1. Mamma mia che tragedia deve essere questo libro XD la trama mi lascia perplessa... la protagonista cerca di riprendersi dalla rottura diventando un'impeccabile casalinga?

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    Risposte
    1. Si, è stata una vera tragedia T.T Avevo iniziato a leggerlo con il bisogno di qualcosa di leggero ed invece mi sono ritrovata un polpettone scaldato più e più volte (e pure asciutto ù.ù). Poi, per carità, a qualcuno è anche piaciuto ma sicuramente non è un libro che fa per me.
      E la trama mi infastidisce ancora di più. Avevo pensato che la protagonista trovasse un libro che poteva essere scritto da Bree Van de Kamp e diventasse come la rossa casalinga disperata ed invece nonostante ci siano le citazioni ad inizio capitolo e tanta frustrazione per un appartamento lasciato all'incuria da lei stessa non c'è altro. Juliet si lamenta del disordine e lo lascia lì dove sta, mentre passa tutto il suo tempo a star fuori casa ed a cucire. Mah...

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  2. Che brutta esperienza! Però, dici titolo accattivante... insomma! Forse di per sé lo sarebbe pure, ma oggi come oggi è così abusato che io difficilmente distinguo tra di loro i vari titoli con roba da mangiare, e li salto a piè pari (e magari mi perdo pur qualcosa di bello così).

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