mercoledì 25 settembre 2013

Rubrica: Un albero di parole {2} Brolo, Astante, Classy e...

Sera! ^^

Non ho già cambiato idea, oggi sono uscita presto e tra un acquisto ed una mostra sono tornata a casa alle 21.00 (Con dei pantaloni a pois nuovi nuovi ù.ù). Questo è uno spazio che non posso programmare e devo "aspettare" le parole del giorno perciò anche se sta per finire il martedì sono corsa qui dopo la mia sacrosanta puntata di The Mentalist per lasciarvi un po' di parole. Ma prima...Ricordate che ho definito i vocaboli di Una parola al giorno easy? Bene...Dimenticatevi tutto! Brolo?


Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.

Una parola al giorno: Brolo
Sillabazione: Brò-lo. Brolo (Sostantivo Maschile)
Dal latino tardo[brogilus], di origine celtica.
Significato: Orto, Giardino; Ghirlanda.
È una parola rara, il cui uso rimane diffuso solo in poche zone dell'Italia settentrionale, o limitato a qualche toponimo. Ciò che si può dire di questa parola è ciò che ci viene ispirato dal modo in cui è stata usata in passato: dovrebbe indicare orti, giardini e frutteti.
E allora com'è che ha ispirato il significato figurato di corona, ghirlanda?
Si può pensare che i broli siano quei terreni coltivati posti a corona intorno ad una casa, affollati di ricchi alberi da frutto, o intrecciati sulla poca terra piana di una valle scoscesa e brulla, o accomodati meticolosamente negli spiazzi fra gli olivi. Il brolo è quindi forse un orto o un giardino che risalta per l'attenzione con cui è ricamato, un serto curato posto sulla terra.

Una parola dello Zingarelli al giorno: Astante
Sillabazione: A–stàn–te. Astante (Sostantivo Maschile e Femminile)
Composto da [ad-] presso e [stāre] stare.
Significato: 1) Specialmente al plurale indica chi è presente: gli astanti applaudirono. 2) Parola o accezione arcaica: Medico di guardia negli ospedali.

La parola del giorno del Ragazzini: Classy
Tavole di flessione: Classy (Aggettivo)
Pronuncia: Classy - klɑ:sɪ
Significato: Uso colloquiale. Eccellente, di buon gusto, di alta moda, di classeA classy dress; Un abito di alta classe

Il Morandini consiglia: Louise-Michel
Descrizione: Francia. 2008. Genere: Grottesco Durata:94′ Fotografia: Colori Visione Consigliata: A Tutti. Voto Critica: 3,5 Voto Pubblico: 3
Regia: Benoît Delépine e Gustave de Kervern Attori: Yolande Moreau, Bouli Lanners, Benoît Poelvoorde, Miss Ming, Robert Dehoux e Mathieu Kassovitz.
Recensione (Il Morandini 2013): Il titolo è un omaggio a Louise Michel (1830-1905), anarchica francese che combatté con la Comune, prima e dopo, per i diritti dei lavoratori. Terzo prodotto per il cinema di Delépine e de Kervern, che lavorano insieme da 9 anni per la TV. All'insegna di un humor nero e raffreddato, è un film anarchico e pessimista che rispetta la vita. Una fabbrica tessile in Picardia è chiusa e smantellata senza preavviso. Dieci operaie decidono di investire insieme la piccola liquidazione. In che cosa? L'analfabeta Louise propone di assoldare un sicario per uccidere il padrone e assolda Michel, buono a niente, che, a sua volta, convince prima una cugina malata terminale poi un vecchio paralitico a commettere gli omicidi. C'è sempre un padrone sopra al padrone da eliminare, finché si arriva ai paradisi fiscali. La scrittura registica è coerente all'assurdità grottesca surreale della storia che non abdica mai alla credibilità: cinepresa ferma (solo 260 inquadrature); fotografia opaca; dialoghi ridotti al minimo con largo margine all'improvvisazione degli attori, professionisti e non, in personaggi marginali o emarginati. Film politicamente scorretto, anomalo nel panorama del cinema francese. Premiato ai Festival di San Sebastián 2008 e al Sundance. Distribuito da Fandango.

Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù

1 commento:

  1. Grazie per "classy", è una parola che sento usare spesso ma ancora non mi era ben chiaro il significato, o meglio, temevo di farmi ingannare da un falso amico, invece effettivamente singifica "di classe", anche se ha ovviamente anche altr sfumature.

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