domenica 2 dicembre 2012

Recensione: Prigioniera del tempo di Laura Gay


Buondì!

Questa mattina mi sono svegliata e mi sono sentita subito ispirata nello scrivere le recensioni arretrate. Andrò a ritroso, partendo dal libro che ho appena finito di leggere fino a giungere all'ultimo libro di Ottobre e che ancora necessita il mio commento :-S Purtroppo parto male, con un libro che mi ha delusa, ma so già che la strada sarà tutta in salita fino a toccare due libri che mi sono piaciuti davvero molto.

Voto:  su 10

Titolo: Prigioniera del tempo
Autore: Laura Gay

Editore: Boopen edizioni
Pagine: 232 Formato: Brossura
Prezzo: 15,00€
Isbn: 9788862238540

Trama: Elisa è una studentessa liceale con tutti i normali problemi delle ragazze della sua età: la famiglia, i ragazzi, la scuola. Ma un giorno si ritrova catapultata in un`altra epoca, la Roma dei Borgia e deve imparare a sopravvivere in un mondo completamente diverso dal suo. Mentre cerca disperatamente una soluzione per tornare nella sua epoca, due giovani si contendono il suo amore: l`affascinante e crudele Cesare Borgia e l`onesto e leale Cristiano. Il primo è disposto ad uccidere pur di possederla, il secondo darebbe la vita per lei. Chi riuscirà a conquistare il suo cuore? In un crescendo di colpi di scena, questa storia vi terrà avvinti dalla prima all'ultima pagina.

RecensioneIo credo che sia un libro decisamente sopravvalutato, probabilmente perché, se non ricordo male, scritto da una blogger italiana.
Appena ho iniziato la lettura ho subito pensato che nel momento in cui avrei scritto questa recensione avrei fatto un mea culpa per non affrontare più spesso scrittori italiani, ma quando Elisa, la protagonista del libro, viene catapultata nel 1496 la mia opinione è decisamente cambiata.
La prima nota dolente è l’incontro con Cristiano che accetta con fin troppa facilità la provenienza della ragazza dal futuro, tanto che le trova un lavoro presso il Papa Alessandro VI. Ora...Non sono un’esperta, ma credo proprio che a ridosso del ‘500 questa situazione sarebbe stata affrontata in tutt'altro modo, con accuse di pazzia o di stregoneria anziché con fiducia eccessiva.
Accettata da tutti grazie alla sua scollatura generosa, Elisa compie il suo secondo passo falso. Per quanto bene conosca la vita di Cesare Borgia si stupisce nel vederlo indossare l’abito ecclesiastico e provarci apertamente con lei. E’ vero che si tratta di una situazione che lì per lì può creare sconcerto dato che nel 2009 le cose sono (dovrebbero) essere diverse ma se si conosce la storia dei Borgia, come Elisa più avanti dimostrerà, è uno stupore falso e perpetrato solo per far prendere in antipatia la protagonista e giustificare più avanti un fatto storico realmente accaduto.
Almeno un piccolo sforzo di ricerca è stato fatto per quanto riguarda le nozioni storiche presenti nel libro, ma le descrizioni sono poco curate e superficiali senza contare che i dialoghi non rispecchiano la realtà. I protagonisti si danno del tu a vicenda, invece di usare il voi, anche quando il divario tra classi sociali è enorme. Forse avrei potuto accettare, con un po’ di fatica, l’uso del tu tra i familiari, ma tra Cesare ed una serva decisamente no. Lo stesso livello di confidenza eccessiva l’ho riscontrata anche nel rapporto tra Elisa e Sasha, la sua padrona, quando quest’ultima le racconta fin da subito elementi della sua vita sentimentale con chicchessia. Nelle corti, si sa, non ci si può fidare di nessuno, tanto meno di una serva appena arrivata.
Ma a fine lettura arriva la nota dell’autrice che dovrebbe risollevare il lettore da tutto questo sconforto. Si tratta sì di un Time Travel, ma non voleva essere un romanzo storico ma bensì di evasione. Come? Non lo poteva dire prima, magari in copertina? Perché il lettore sicuramente non cercava un romanzo di evasione, ma uno storico come ci si aspetterebbe dal titolo e dalla trama.
In definitiva si tratta di un’opera decisamente acerba perché presenta in modo scorretto una buona idea di fondo, ma che si salva solamente grazie alla scrittura semplice e scorrevole. Salvare per modo di dire...comunque di certo non vale la spesa eccessiva (contando che non è un romanzo rilegato e che non ci sono neanche costi di traduzione).

Recensione in tre paroleLibro decisamente sopravvalutato


Questa recensione partecipa alla:
- Hogwarts Reading Challenge ideata da Denise di Reading is believing.

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