Buondì!
Questa mattina mi sono svegliata e mi sono sentita subito ispirata nello scrivere le recensioni arretrate. Andrò a ritroso, partendo dal libro che ho appena finito di leggere fino a giungere all'ultimo libro di Ottobre e che ancora necessita il mio commento :-S Purtroppo parto male, con un libro che mi ha delusa, ma so già che la strada sarà tutta in salita fino a toccare due libri che mi sono piaciuti davvero molto.
Voto: su 10
Autore: Laura Gay
Editore: Boopen edizioni
Pagine: 232 Formato: Brossura
Prezzo: 15,00€
Isbn: 9788862238540
Trama: Elisa è una studentessa liceale con tutti i normali problemi delle ragazze della sua età: la famiglia, i ragazzi, la scuola. Ma un giorno si ritrova catapultata in un`altra epoca, la Roma dei Borgia e deve imparare a sopravvivere in un mondo completamente diverso dal suo. Mentre cerca disperatamente una soluzione per tornare nella sua epoca, due giovani si contendono il suo amore: l`affascinante e crudele Cesare Borgia e l`onesto e leale Cristiano. Il primo è disposto ad uccidere pur di possederla, il secondo darebbe la vita per lei. Chi riuscirà a conquistare il suo cuore? In un crescendo di colpi di scena, questa storia vi terrà avvinti dalla prima all'ultima pagina.
Recensione: Io credo che sia un libro decisamente sopravvalutato, probabilmente perché, se non ricordo male, scritto da una blogger italiana.
Appena ho iniziato la lettura ho subito pensato che nel
momento in cui avrei scritto questa recensione avrei fatto un mea culpa per non
affrontare più spesso scrittori italiani, ma quando Elisa, la protagonista del
libro, viene catapultata nel 1496 la mia opinione è decisamente cambiata.
La prima nota dolente è l’incontro con Cristiano che accetta
con fin troppa facilità la provenienza della ragazza dal futuro, tanto che le
trova un lavoro presso il Papa Alessandro VI. Ora...Non sono un’esperta, ma
credo proprio che a ridosso del ‘500 questa situazione sarebbe stata affrontata
in tutt'altro modo, con accuse di pazzia o di stregoneria anziché con fiducia
eccessiva.
Accettata da tutti grazie alla sua scollatura generosa,
Elisa compie il suo secondo passo falso. Per quanto bene conosca la vita di
Cesare Borgia si stupisce nel vederlo indossare l’abito ecclesiastico e
provarci apertamente con lei. E’ vero che si tratta di una situazione che lì
per lì può creare sconcerto dato che nel 2009
l e cose sono (dovrebbero) essere diverse ma se si
conosce la storia dei Borgia, come Elisa più avanti dimostrerà, è uno stupore
falso e perpetrato solo per far prendere in antipatia la protagonista e
giustificare più avanti un fatto storico realmente accaduto.
Almeno un piccolo sforzo di ricerca è stato fatto per quanto
riguarda le nozioni storiche presenti nel libro, ma le descrizioni sono poco
curate e superficiali senza contare che i dialoghi non rispecchiano la realtà.
I protagonisti si danno del tu a vicenda, invece di usare il voi,
anche quando il divario tra classi sociali è enorme. Forse avrei potuto
accettare, con un po’ di fatica, l’uso del tu tra i familiari, ma tra Cesare ed
una serva decisamente no. Lo stesso livello di confidenza eccessiva l’ho
riscontrata anche nel rapporto tra Elisa e Sasha, la sua padrona, quando quest’ultima
le racconta fin da subito elementi della sua vita sentimentale con chicchessia.
Nelle corti, si sa, non ci si può fidare di nessuno, tanto meno di una serva
appena arrivata.
Ma a fine lettura arriva la nota dell’autrice che dovrebbe
risollevare il lettore da tutto questo sconforto. Si tratta sì di un Time
Travel, ma non voleva essere un romanzo storico ma bensì di evasione. Come? Non
lo poteva dire prima, magari in copertina? Perché il lettore sicuramente non
cercava un romanzo di evasione, ma uno storico come ci si aspetterebbe dal
titolo e dalla trama.
In definitiva si tratta di un’opera decisamente acerba perché
presenta in modo scorretto una buona idea di fondo, ma che si salva solamente
grazie alla scrittura semplice e scorrevole. Salvare per modo di
dire...comunque di certo non vale la spesa eccessiva (contando che non è un
romanzo rilegato e che non ci sono neanche costi di traduzione).
Recensione in tre parole: Libro decisamente sopravvalutato
- Hogwarts Reading Challenge ideata da Denise di Reading is believing.
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