Buondì!
Cosa si può fare quando un qualcuno a caso la mattina non si sveglia in tempo per andare a lezione? Ma scrivere una recensione, ovviamente! Beh...In realtà sono andata al mercato, in Posta, ho pranzato, ho fatto un ordine on-line ed infine ho scritto la recensione ma questi sono dettagli!
Voto: su 10
Autore: Jane Austen & Seth Grahame-Smith
Traduttrici: I. Maranesi e R. Zuppet
Editore: Nord (Collana: Narrativa Nord)
Pagine: 367 Formato: Brossura con alette
Prezzo: 15,00€
Isbn: 9788842916444
Trama: È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno zombie in possesso di un cervello debba essere in cerca di altro cervello. Così inizia Orgoglio e pregiudizio e zombie, versione fedelmente aggiornata del celeberrimo (e amatissimo) capolavoro di Jane Austen, grazie a numerose scene «inedite» in cui, a farla da protagonisti, sono appunto gli zombie. Pubblicato da una piccola casa editrice americana, questo romanzo ha suscitato l'entusiasmo sia dei neofiti sia dei più fanatici ammiratori della Austen, scalando in breve tempo tutte le classifiche di vendita e imponendosi come il fenomeno editoriale dell'anno. E il motivo di un successo tanto clamoroso è semplice: al fascino di una storia d'amore senza tempo, si aggiunge il divertimento di una lotta senza esclusione di colpi contro l'orribile flagello che si è abbattuto sull'Inghilterra, arrivando fino al tranquillo villaggio di Meryton, dove l'indomita Elizabeth Bennet, insieme con le sue sorelle, è impegnata a contrastare orde di famelici morti viventi. Un ruolo che le calza a pennello, almeno finché non arriva il bello e scontroso Mr Darcy a distrarla... Pieno di romanticismo e avventura, di cuori infranti e cadaveri affamati, di argute schermaglie e duelli all'arma bianca, Orgoglio e pregiudizio e zombie trasforma una pietra miliare della letteratura mondiale in un libro che si ha, finalmente, davvero voglia di leggere. O che non si vede l'ora di rileggere.
L'autore: Seth Grahame-Smith è nato nel 1976 e vive a Los Angeles. Ha letto per la prima volta Orgoglio e pregiudizio quando aveva 14 anni, ma ne era rimasto deluso. Tuttavia, quando ha ricevuto la proposta di scrivere un romanzo con gli zombie, ha subito pensato ad Elizabeth Bennet e a Mr Darcy. Come ha spiegato alla rivista Time, infatti, «è quasi come se Jane Austen avesse inconsapevolmente previsto questo tipo di adattamento. Cè un'eroina emancipata e dalla lingua tagliente, quindi non è difficile immaginarla anche armata di un pugnale tagliente. E poi cè Darcy: non credo di dover aggiungere altro...»
L'autrice: Jane Austen (Steventon, 16 dicembre 1775 Winchester, 18 luglio 1817) è stata una scrittrice britannica, figura di spicco della narrativa pre-romantica ed una delle autrici più famose e conosciute d'Inghilterra. Il suo primo, e più famoso, romanzo è Orgoglio e pregiudizio, terminato nel 1797, ma pubblicato solo nel 1813. Ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche.
L'autrice: Jane Austen (Steventon, 16 dicembre 1775 Winchester, 18 luglio 1817) è stata una scrittrice britannica, figura di spicco della narrativa pre-romantica ed una delle autrici più famose e conosciute d'Inghilterra. Il suo primo, e più famoso, romanzo è Orgoglio e pregiudizio, terminato nel 1797, ma pubblicato solo nel 1813. Ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche.
Recensione: O.ò <- Per tutto il libro questa è stata la mia espressione e devo dire che permane tutt'ora mentre scrivo questa recensione perché mi attiva il ricordo di ciò che ho letto. Il libro quindi mi ha lasciata veramente perplessa.
Più leggevo e più capivo come mai in copertina oltre al nome di Seth Grahame-Smith è presente anche quello di Jane Austen. Non si tratta di un lavoro ispirato al romanzo della celebre scrittrice inglese, ma è Orgoglio e Pregiudizio riscritto pari pari ed arricchito da zombie ridicoli e cultura orientale. Credo e spero che l’intento dell’autore fosse quello di creare la parodia di un romanzo così famoso ma che di per sé lo ha deluso. Il problema è che la storia, o per lo meno la parte scritta ai giorni nostri, è mal concepita perché non si sa bene cosa ci facciano quegli zombie lì. Vagano per le strade alla ricerca di cervelli, che spesso confondono con i cavolfiori, ed attaccano giustamente coloro che dalla città migrano verso le campagne per divertirsi con infiniti balli. Ora…io capisco che la Società ha bisogno di eventi per evidenziare il prestigio delle famiglie altolocate, ma se sai che uno zombie ti può entrare in casa come niente fosse e mangiarti forse eviti no? Per fortuna a salvare quasi tutti gli invitati ci saranno le sorelle Bennet addestrate in Cina per diventare delle formidabili guerriere. Aspettate…Cina? Cina?! Capisco che un personaggio forte ed indipendente come Elizabeth possa richiamare l’idea di una guerriera, ma non riesco a concepire una donna inglese di metà ‘800 che va fino in Cina, o per dirla tutta nel caso di Darcy in Giappone, per compiere un addestramento che da quanto ho capito avviene a più riprese e per pochi giorni per via delle ristrettezze economiche. Completano questo quadro ninja trapiantati in Inghilterra e combattimenti mal riusciti. Non ho per niente apprezzato il modo in cui Elizabeth per esibizionismo aggredisce brutalmente un ninja al servizio di Lady Catherine e soprattutto non mi è piaciuto il modo in cui si relaziona con le persone che non le stanno a genio perché se potesse ucciderebbe tutti senza tanti complimenti. Insomma…tutta la parte creata da Grahame-Smith sarebbe da tagliare senza pensarci su due volte cosa che si potrebbe fare anche molto in fretta. Perché non dargli un voto più basso allora? Perché se anche considero questo romanzo un mero tentativo di guadagnare molto con il minimo sforzo almeno mi ha fatto venir voglia di leggere l’originale che prima non prendevo neanche in considerazione.
Pagina 99
Questa recensione partecipa alla:
- Halloween Reading Challenge creata da Matteo di Storie dentro storie.
- Hogwarts Reading Challenge ideata da Denise di Reading is believing.
Più leggevo e più capivo come mai in copertina oltre al nome di Seth Grahame-Smith è presente anche quello di Jane Austen. Non si tratta di un lavoro ispirato al romanzo della celebre scrittrice inglese, ma è Orgoglio e Pregiudizio riscritto pari pari ed arricchito da zombie ridicoli e cultura orientale. Credo e spero che l’intento dell’autore fosse quello di creare la parodia di un romanzo così famoso ma che di per sé lo ha deluso. Il problema è che la storia, o per lo meno la parte scritta ai giorni nostri, è mal concepita perché non si sa bene cosa ci facciano quegli zombie lì. Vagano per le strade alla ricerca di cervelli, che spesso confondono con i cavolfiori, ed attaccano giustamente coloro che dalla città migrano verso le campagne per divertirsi con infiniti balli. Ora…io capisco che la Società ha bisogno di eventi per evidenziare il prestigio delle famiglie altolocate, ma se sai che uno zombie ti può entrare in casa come niente fosse e mangiarti forse eviti no? Per fortuna a salvare quasi tutti gli invitati ci saranno le sorelle Bennet addestrate in Cina per diventare delle formidabili guerriere. Aspettate…Cina? Cina?! Capisco che un personaggio forte ed indipendente come Elizabeth possa richiamare l’idea di una guerriera, ma non riesco a concepire una donna inglese di metà ‘800 che va fino in Cina, o per dirla tutta nel caso di Darcy in Giappone, per compiere un addestramento che da quanto ho capito avviene a più riprese e per pochi giorni per via delle ristrettezze economiche. Completano questo quadro ninja trapiantati in Inghilterra e combattimenti mal riusciti. Non ho per niente apprezzato il modo in cui Elizabeth per esibizionismo aggredisce brutalmente un ninja al servizio di Lady Catherine e soprattutto non mi è piaciuto il modo in cui si relaziona con le persone che non le stanno a genio perché se potesse ucciderebbe tutti senza tanti complimenti. Insomma…tutta la parte creata da Grahame-Smith sarebbe da tagliare senza pensarci su due volte cosa che si potrebbe fare anche molto in fretta. Perché non dargli un voto più basso allora? Perché se anche considero questo romanzo un mero tentativo di guadagnare molto con il minimo sforzo almeno mi ha fatto venir voglia di leggere l’originale che prima non prendevo neanche in considerazione.
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