Tre giorni fa vi ho salutati con un
Si...Poi sono caduta nei pensieri rimuginativi, ma penso sia normale farli quando ci si rende conto di essere andata nel panico per qualcosa di sciocco. Sono quindi giunta alla conclusione che non si trattava di qualcosa di stupido come credevo ma bensì è stata semplicemente la goccia che ha fatto traboccare il proverbiale vaso. E' un periodo in cui stanno confluendo diverse cose e non tutte sono così positive come sembrano.
Io ho sempre sostenuto la tesi che non è con la maturità scolastica o anagrafica che si conquista la vera maturità e quindi probabilmente in questo periodo sto semplicemente accusando il colpo. E' difficile diventare grandi ed è difficile prendersi le proprie responsabilità però arriva anche un momento in cui bisogna prendere atto delle proprie scelte e non sempre si riesce a farlo a cuor leggero.
Uff...quando si è piccoli si desidera disperatamente crescere, ma quando ciò accade tornare indietro non sarebbe poi così male. Tra l'altro non mi ero neanche resa conto di che giornata fosse oggi, o data l'ora dovrei dire ieri, ma a mia discolpa potrei dire che certe festività, per quanto importanti, si tendono a dimenticare quando manca l'oggetto della festa. Non è il mio primo 19 Marzo "dimenticato" e sicuramente non sarà neanche l'ultimo, ma è quello in cui ho capito di stare crescendo veramente e devo ammettere che è un po' orribile.
Sono passata da un mondo magico nel quale ogni problema si sarebbe risolto da sé al percepire il peso del mio piccolo mondo sulle spalle, forse semplicemente un po' troppo pesante per una persona insicura.
Ed adesso non mi resta altro da fare che sperare di non implodere.
E per fuggire da tutto ciò cosa faccio? Leggo un libro ispirato alle favole, non si sa mai che riesca a regredire!
Teaser Tuesdays, è un meme creato da MizB di Should Be Reading. Le regole per partecipare sono molto semplici dato che basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve brano tratto da quella pagina (ovviamente facendo attenzione a non spoilerare). Infine bisogna ricordarsi di lasciare titolo ed autore del libro.
Questa settimana il teaser è tratto da: Chanel non fa scarpette di cristallo di Barbara Fiorio
Beatrice, che conosceva bene la sua ironia e si era preparata all'evenienza, estrasse dalla borsetta il foglio ed esclamò estasiata: <<Ma tu guarda che coincidenza! Proprio Cent'anni di solitudine! Incredibile! E' davvero il tuo libro preferito?>>.
Lui, indeciso tra la perplessità e curiosità, non ebbe titubanze nel confermare la propria passione letteraria, con una punta di vanto.
<<Ma allora devi a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e fare questo giochino!>>, e da quel momento, tra le risatine soffocate di Maddalena e lo stupore crescente di Penelope, partì un'interrogazione a raffica che stese al suolo l'adulatore, lasciandolo vittima di un balbettio imbarazzante.
<<Dunque>>, ricapitolò Beatrice con voce rassicurante. <<Sei indeciso sul nome dell'autore, ricordi che i protagonisti maschili hanno sempre lo stesso nome ma non ricordi quale, più o meno succedono cose nell'arco di un secolo ed è ambientato in un Paese non ben collocato nel mondo che si chiama Macondo. Punto a te per Macondo. Secondo questo test, che è un buffo giochino, sia chiaro, tanto per divertirsi, risulta che tu lo abbia letto chissà quando, ma siccome è famoso, sei convinto di fare colpo citandolo come preferito>>.
Lui ebbe almeno la prontezza di confessare divertito: <<Quel libro piace a chiunque, si va sempre sul sicuro. Che importanza ha? La vita va vissuta, mica letta sui libri>>, esclamò, certo di aver elargito una perla di saggezza che le ragazze avrebbero apprezzato.
Beatrice sorrise trionfante: quello sbruffone patinato era appena scivolato in fondo alla classifica dei fidanzati che si vorrebbero avere senza nemmeno rendersene conto.
<<Sentito Penny?>>, disse allegra all'amica. <<Cent'anni di solitudine non è il suo libro preferito, lo cita per far colpo, per una opinabile convinzione. Vogliamo prenderne atto?>>.
Penelope alzò la mano in segno di resa e fece sì con la testa.
Al tavolo vicino si sentì una gran sghignazzata e poi un tonfo. Il destino era miseramente crollato sul pavimento.
Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un'opera dell'artista Isaac Salazar che per il suo progetto Book of Art ha deciso di ridare nuova vita ai libri ormai inutilizzati intagliando le loro pagine in modo da ricavare singole parole cariche di significato.
Sai...mi hai fatto una grande tenerezza *.*
RispondiEliminahai detto delle cose che mi è capitato tantissime volte di pensare: anche io quando ero piccola volevo essere grande, e adesso quanto mi piacerebbe tornare indietro. Credo che, forse, continueremo a pensarlo sempre,ironia della vita!! riguardo al libro, sembra carino :)
un bacio!
Anch'io avevo dimenticato che giorno fosse e concordo con te: "certe festività, per quanto importanti, si tendono a dimenticare quando manca l'oggetto della festa".
RispondiEliminaQuando ero piccola tutti i miei amichetti volevano diventare grandi mentre io volevo rimanere così, una bambina piccola, dolce e innocente. Purtroppo non si può fermare il tempo e non si può nemmeno riavvolgerlo.