'Sera!
Giovedì sono andata a prendere l'enorme pila di libri che mi attendeva dalla povera bibliotecaria. Siccome sono taaaaaantissimi mi sono subito avventata su i due volumi della Bertola, dato che dovrebbero essere i libri più rapidi da leggere, ed al momento ne ho già terminato uno.
Voto: su 10
Autore: Stefania Bertola
Editore: Salani (Collana: Femminili)
Pagine: 149 Formato: Brossura
Prezzo: 12,00€
Isbn: 9788884517715
Classificazione Dewey: 158.2 BER
Classificazione Dewey: 158.2 BER
Trama: Lui vi ha lasciate? È terribile, non resta che piangere, piangere, piangere ancora, disperarsi, lagnarsi ben bene con un paio di amiche e poi passare oltre. O volete entrare nella triste schiera delle vittime rancorose, di quelle tizie che tre anni dopo la separazione ce l'hanno ancora con l'ex? Guardate che lo spazio interno di un essere umano non è infinito, e se ne occupate svariati centimetri con rancori, rimpianti e altri sentimenti sgradevoli, non è che poi resta tutto questo spazio per immagazzinare sensazioni positive. E allora reagite, con l'aiuto di Se mi lasci fa male, un allegro alfabeto che vi aiuterà a districarvi nelle più comuni situazioni post-abbandono: dall'ex suocera al purè, dalla gita in campagna ai libri da leggere, dal rapporto con il cellulare a quello con i cassetti, scoprite come si può affrontare la fine di un amore senza che per questo finisca il mondo.
Una donna dotata di media intraprendenza comincia ad appostarsi qualche tempo prima di essere lasciata, durante quei simpatici mesi in cui lui è "strano". Infatti alterna gesti melensi (tipo abbracciarvi lacrimosamente dicendo: "Tu non sai quanto ti voglio bene" ovvero "Stavo per mollarti ma mi fai pena e ci ho ripensato") a prolungati mutismi irosi davanti alla finestra. E qui è bene fare una breve digressione: quando un uomo normale che non nutra una conclamata passione per i passeri o le sopraelevate trascorre più di sette-otto minuti al mese a guardare dalla finestra, ha un'altra. Lo stesso se accende la televisione, capita su "Sorgente di vita", rubrica di vita e cultura ebraica, e ci resta. Se non è un rabbino, è innamorato. E voi, che non siete mica sceme, o almeno non ancora, cominciate ad appostarvi. Sotto l'ufficio, davanti a casa di lui se non siete conviventi, davanti a casa della più probabile "altra", dietro la discoteca, accanto al Bar Sport, nei pressi della casa del suo amico che gliela presta per andare con "quella". Ottimo: una ben condotta politica di appostamenti conduce quasi fatalmente alla fine della storia.
L'autrice: Stefania Bertola vive a San Mauro, vicino a Torino, la città in cui è nata. Ha lavorato a lungo in radio, ed è particolarmente affezionata a due programmi: Clic, che scriveva e conduceva con Michele Di Mauro su Radio Due, e La Bomba, la trasmissione di Luciana Littizzetto su Radio Deejay, a cui collabora come autrice. È anche sceneggiatrice televisiva (ha lavorato ai Cesaroni e a Elisa di Rivombrosa), amante del teatro, madre, padrona di gatti, accanita lettrice e tifosa della Juve.
Recensione: E’ per casi come questo che le biblioteche sono fondamentali: per i casi persi, per quei libri che tutti sconsigliano, ma che bisogna a tutti i costi leggere perché pubblicato da una delle vostre scrittrici preferite e non potete evitare di completare la sua bibliografia. Insomma...servono anche per non buttare via i soldi in opere che, purtroppo, tutti quei soldi spesi per la pubblicazione proprio non li valgono.
Ed in effetti potevo tranquillamente risparmiarmi la lettura di questo libro perché non ho decisamente trascorso il tempo in maniera memorabile. Almeno ho perso solo poche ore.
Se mi lasci fa male in pratica è un manuale di self-help scritto in chiave ironica e che dà diversi input creativi su come affrontare una separazione o un possibile tradimento.
Il vero problema di questi spunti è che se introdotti in un romanzo ed utilizzati da un personaggio letterario in grado di far immedesimare tutte le donne posso rivelarsi anche spiritosi, ma se trattati come mero elenco oltre ad essere un filino improbabili sono anche interventi banali e retorici.
A sfavore del libro, secondo me, ha giocato anche la scelta di utilizzare l’ordine alfabetico anziché disporre gli argomenti per riferimento. Insomma…E’ stato pesante leggere continuamente un riferimento, ad esempio, agli occhiali scuri la cui spiegazione avviene solamente quasi alla fine del libro o anche la reazione ad un tradimento da parte di due donne della tragedia greca trattata una all'inizio del libro e l’altra alla fine.
L’ordine per argomenti sarebbe stato migliore.
E poi alla fine dei conti evita di dire la cosa più importante.
E’ vero che potremmo essere lasciate da un eroe e trovare un Dio, ma infondo questo Dio ci mette sempre un po’ troppo ad arrivare e nel frattempo ci disperiamo ed auto commiseriamo mangiando tavolette e forme varie di cioccolato a non finire. No…Non è questo ciò di cui abbiamo bisogno. La verità è che il vostro eroe potrà anche lasciavi per un’altra, ma sappiate che sarà SEMPRE più brutta di voi (avrei detto un’altra cosa, ma è meno politically correct :-P) e nel giro di sei mesi lui si troverà nei vostri stessi panni mentre ormai voi ne sarete felicemente uscite. Quindi a che pro prendere quei chili di troppo sulle cosce che non si è poi mai in grado di perdere?
oddio! è un libro TERRIBILE! anni fa era capitato anche a me di imbattermi in un libro del genere, e no so proprio come tu abbia fatto ad arrivare fino alla fine!
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