OMG!
Ma quanto possono essere piccole le persone?
Vi ricordate quando ho descritto il condominio in maniera tutta rose e fiori? Bene...Dimenticatevelo. A parte quelle quattro persone adorabili che ho incontrato ce ne sono altrettante che sono delle vere e proprie carogne. Questa sera sono andata a prendere delle cose in macchina e tornando mi sono soffermata a leggere un cartello vicino alla buca delle lettere. Nel cartello si chiede di applicare targhette consone al decoro dello stabile. Cartello giusto, se non avessero agito nel modo sbagliato. Prima di tutto me le fa girare particolarmente il fatto che il cartello sia stato scritto in maniera anonima e che non si siano rivolte ad una persona in particolare, anche se è palese che si riferiscano a noi. Se nel giro di un mese nella buca delle lettere c'è ancora il cartellino di carta un motivo c'è e se si fossero degnati di bussare alla porta glielo avremmo anche spiegato con calma e non avrebbero risvegliato il mio lato demoniaco e vendicativo. In secondo luogo mi da fastidio proprio il gesto. Da oltre un anno ci sono due targhette non di metallo, una di carta ed una di plastica nera stampata, e non hanno mai detto niente. Ora arriviamo noi e si lamentano?
Adesso vorrà dire che mi lamento anche io. Un bel cartello nel quale chiedo di chiudere il portone d'ingresso (perché questi incivili che pensano al decoro del palazzo lo lasciano sempre aperto in balia dei ladri) ed un altro per mettere i sacchetti compostabili nell'organico dato che ho già visto tre o quattro sacchetti di plastica normale e sicuramente fioccheranno multe.
Ma scherziamo? Rompono le scatole per le cose più futili e non pensano alle cose serie?
Spero che una frase pazza mi tiri su di morale!
Ma quanto possono essere piccole le persone?
Vi ricordate quando ho descritto il condominio in maniera tutta rose e fiori? Bene...Dimenticatevelo. A parte quelle quattro persone adorabili che ho incontrato ce ne sono altrettante che sono delle vere e proprie carogne. Questa sera sono andata a prendere delle cose in macchina e tornando mi sono soffermata a leggere un cartello vicino alla buca delle lettere. Nel cartello si chiede di applicare targhette consone al decoro dello stabile. Cartello giusto, se non avessero agito nel modo sbagliato. Prima di tutto me le fa girare particolarmente il fatto che il cartello sia stato scritto in maniera anonima e che non si siano rivolte ad una persona in particolare, anche se è palese che si riferiscano a noi. Se nel giro di un mese nella buca delle lettere c'è ancora il cartellino di carta un motivo c'è e se si fossero degnati di bussare alla porta glielo avremmo anche spiegato con calma e non avrebbero risvegliato il mio lato demoniaco e vendicativo. In secondo luogo mi da fastidio proprio il gesto. Da oltre un anno ci sono due targhette non di metallo, una di carta ed una di plastica nera stampata, e non hanno mai detto niente. Ora arriviamo noi e si lamentano?
Adesso vorrà dire che mi lamento anche io. Un bel cartello nel quale chiedo di chiudere il portone d'ingresso (perché questi incivili che pensano al decoro del palazzo lo lasciano sempre aperto in balia dei ladri) ed un altro per mettere i sacchetti compostabili nell'organico dato che ho già visto tre o quattro sacchetti di plastica normale e sicuramente fioccheranno multe.
Ma scherziamo? Rompono le scatole per le cose più futili e non pensano alle cose serie?
Spero che una frase pazza mi tiri su di morale!
Crazy Phrases è una rubrica settimanale ideata da Vale e Yvaine rispettivamente del blog Esplosione di pensieri e di Il pozzo dei sussurri e che io ho scoperto grazie a Kedi che gestisce Emozioni in Bianco e Nero.
Per partecipare le regole sono molto semplici dato che basta prendere tre libri dalla propria libreria e trascrivere la prima frase che capita sott'occhio aprendo ciascun libro a caso. In questo modo si dovrebbe ottenere una mini storia forse non proprio sensata, ma molto divertente. Ovviamente bisogna anche indicare il libro dal quale le frasi provengono. Se però, malauguratamente, le frasi non legano tra loro se ne possono pescare altre due dai tre libri di partenza.
L'oggetto della loro attenzione si trovava dall'altra parte della fossa, proprio di fronte a Socia. Un ragazzo nero, alto come Socia, ma più robusto, con la solida struttura che un maschio raggiunge solo verso i venticinque anni. Indossava un impermeabile nero su una camicia blu scuro abbottonata fino al collo, niente cravatta. Portava un orecchino d'oro all'orecchio sinistro e i capelli erano tagliati in modo strano.
Il proiettile percorre il lungo tunnel, illuminando al passaggio le pareti che trasudano umidità.
La freccia si conficca nel terreno, a una buona distanza.
- La via è libera. - Grida la sentinella, girandosi verso la porta, che a quel punto viene completamente aperta.
Il popolo Minimeo è presente al gran completo, riunito per dire addio alla principesse e all'eroe.
Quella sera, mentre uscivo per la cena, lo vidi ancora. Era sull'altro marciapiede, appoggiato a un albero, e fissava le finestre di Holly. Dubbi sinistri mi si affollarono in mente. Era un poliziotto? O un agente della malavita, alle dipendenze del suo amico di Sing Sing, Sally Tomato?
Le frasi sono tratte, in ordine, da:
- Un drink prima di uccidere di Dennis Lehane
- Arthur e il popolo dei Minimei di Luc Besson
- Colazione da Tiffany di Truman Capote
Tanto mistero, e tante virgole, in questa Crazy Phrases tratta dai libri che ho preso al Mercatino *-*
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