Se credessi una giornata a Lourdes non me la leverebbe nessuno. Possibile mai che un giorno si ed uno no io stia male? Questa volta non è la mia classica febbre, ma un mal di schiena atroce e paralizzante. Ieri non riuscivo neanche ad alzarmi dal letto ed ogni movimento mi faceva mozzare il respiro. Oh santa pace. Oggi va un po' meglio. Se non altro riesco a restare seduta senza morire di dolore. Sono una persona che non dice mai di no al sano ozio, ma non riesco proprio a stare sdraiata per tutto il giorno. Mi fa andare fuori di testa. Posso, invece, stare seduta tutto il tempo perché in un modo o nell'altro mi posso tenere occupata, ma sdraiata proprio no. E soprattutto non riesco a stare con le mani in mano quando ho da fare! Ho cercato di rotolare e strisciare fino al pc per aggiornare il post del mio ultimo giveaway, ma mi richiedeva troppo tempo in posizione eretta e proprio non ce la facevo. Ho rimediato questa mattina, prima che l'effetto del cerotto medicamentoso finisca. Quindi se siete un po' curiosi sul secondo premio misterioso andare qui.
Ma veniamo a noi...Ritorna l'appuntamento con Un albero di parole, e come sempre con parole più o meno di uso comune!
Un albero di parole, è una rubrica creata da Me, Medesima, Me Stessa. Nato un po' per caso ed un po' per necessità, questo nuovo spazio giornaliero ha lo scopo di arricchire un vocabolario che va via via impoverendosi sempre più. Si sà, la speranza è l'ultima a morire.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.
E siccome la mia dipendenza da Telefilm mi ha portato ad avvicinarmi alla lingua inglese (più di quanto pensassi ù.ù), grazie al Ragazzini, ci sarà una parola anche in Inglese. Ad arricchire il tutto, infine, troverete in chiusura il film del giorno, perché queste sconosciute non sono solo le parole.
Una parola al giorno: Brocco
Sillabazione: Bròc-co. Brocco.
Significato: Ramo secco, puntuto, spinoso; Punta metallica; Cavallo vecchio; Persona poco capace, dappoco.
Dal latino: [Broccus] sporgente, riferito in particolar modo ai denti.
Dal latino: [Broccus] sporgente, riferito in particolar modo ai denti.
Si tratta di una parola che, in quanto sinonima di "schiappa", è molto conosciuta e diffusa; ma questo non è il suo unico significato, anzi: la sua radice è stata di una fertilità impressionante. Infatti dal medesimo [broccus] latino sono nati ad esempio anche "broccoli" e "broccato" - sempre partendo dall'immagine originale di una sporgenza, di una punta.
Così, nonostante sia piuttosto raro, il primo fra i significati di "brocco" che troviamo annoverati nei dizionari è quello di stecco, spino - e questa figura resta nei significati di borchia, punta metallica, e anche in quello di cavallo vecchio, sfiatato. Infatti, forse, questo passaggio semantico si origina dal fatto che i vecchi cavalli hanno denti più sporgenti e malmessi rispetto ai giovani. Dal cavallo bolso, poi, il brocco è passato ad indicare anche l'atleta poco talentuoso e infine, al poco talentuoso in generale, allo scemo, all'incapace.
È incredibile che dietro al dare del brocco a qualcuno ci sia tanta storia, e così complessa. Ah, i broccoli si chiamano così sempre per via della loro forma sporgente, e il broccato perché ha un disegno in rilevo.
Una parola dello Zingarelli al giorno: ClandestinoCosì, nonostante sia piuttosto raro, il primo fra i significati di "brocco" che troviamo annoverati nei dizionari è quello di stecco, spino - e questa figura resta nei significati di borchia, punta metallica, e anche in quello di cavallo vecchio, sfiatato. Infatti, forse, questo passaggio semantico si origina dal fatto che i vecchi cavalli hanno denti più sporgenti e malmessi rispetto ai giovani. Dal cavallo bolso, poi, il brocco è passato ad indicare anche l'atleta poco talentuoso e infine, al poco talentuoso in generale, allo scemo, all'incapace.
È incredibile che dietro al dare del brocco a qualcuno ci sia tanta storia, e così complessa. Ah, i broccoli si chiamano così sempre per via della loro forma sporgente, e il broccato perché ha un disegno in rilevo.
Sillabazione: Clan–de–stì–no. Clandestino.
Dal francese clandestin, dal latino clandestīnu(m), da clăm ‘di nascosto’.
Significato: Aggettivo. 1) Che si fa in segreto, specialmente in violazione di leggi; divieti e simili. Contratto clandestino; Matrimonio clandestino; Pubblicazione clandestina; Bisca clandestina. | Movimento clandestino = Gruppo di azione politica clandestino | Lotto clandestino = Gioco del lotto tenuto da un privato, ma regolato sul lotto pubblico | Coppia clandestina = Chi si incontra in segreto per nascondere ad altri la propria relazione amorosa. 2) Che vive e opera nascostamente, in modo occulto. Combattente clandestino; Organizzazione clandestina. 3) Chi è entrato e vive in un Paese in modo illegale. Immigrato, lavoratore clandestino.
Significato: Sostantivo. 1) Passeggero imbarcato nascostamente su nave o aereo. Per estensione, chi viaggia senza pagare il biglietto. C'è un clandestino a bordo. 2) Militante in un'organizzazione politica che opera in modo segreto, occulto. 3) Immigrato clandestino. Sanatoria per i clandestini.
Avverbio: Clandestinamente.
Sfumature: Illegale.
Sostantivo Femminile Invariabile: Clandestinità: Condizione di chi, o di ciò che, è clandestino.
Significato: Aggettivo. 1) Che si fa in segreto, specialmente in violazione di leggi; divieti e simili. Contratto clandestino; Matrimonio clandestino; Pubblicazione clandestina; Bisca clandestina. | Movimento clandestino = Gruppo di azione politica clandestino | Lotto clandestino = Gioco del lotto tenuto da un privato, ma regolato sul lotto pubblico | Coppia clandestina = Chi si incontra in segreto per nascondere ad altri la propria relazione amorosa. 2) Che vive e opera nascostamente, in modo occulto. Combattente clandestino; Organizzazione clandestina. 3) Chi è entrato e vive in un Paese in modo illegale. Immigrato, lavoratore clandestino.
Significato: Sostantivo. 1) Passeggero imbarcato nascostamente su nave o aereo. Per estensione, chi viaggia senza pagare il biglietto. C'è un clandestino a bordo. 2) Militante in un'organizzazione politica che opera in modo segreto, occulto. 3) Immigrato clandestino. Sanatoria per i clandestini.
Avverbio: Clandestinamente.
Sfumature: Illegale.
Sostantivo Femminile Invariabile: Clandestinità: Condizione di chi, o di ciò che, è clandestino.
Tavole di flessione: Proper
Pronuncia: Proper - prɒpər
Significato: (Aggettivo) 1) (Grammatica, Matematica, Religione); Proprio, particolare, speciale, pertinente, corretto, esatto. A proper noun (o name); Un nome proprio. (Religione) Proper rites; Uffici propri (o speciali). In the proper sense of the word; Nel senso proprio della parola. Proper fraction; Frazione propria. 2) Appropriato, adatto, conveniente, giusto, equo, opportuno. Do it the proper way; Fallo come si deve, fallo nel modo giusto. (Medicina) Proper treatment; Trattamento appropriato, terapia appropriata. The proper tool for this job; L'arnese adatto a questo lavoro. A proper price; Un prezzo equo. At the proper time; al momento opportuno. It was proper for him to decline the offer; Fu giusto che rifiutasse (o fece bene a rifiutare) l'offerta. 3) Decente, decoroso, rispettabile, perbene. Proper behaviour; Comportamento decoroso. Would it be quite proper?; Sarebbe proprio decoroso?, Starebbe davvero bene? 4) Adeguato, esauriente, serio. A proper investigation of something; Serie indagini su qualcosa. 5) (Posposto) Propriamente detto. The population of New York proper; La popolazione di New York propriamente detta (escludendo i sobborghi). 6) (Colloquiale) Vero, vero e proprio, bell'e buono. I want a proper cat, not a toy one; Voglio un gatto vero, non uno giocattolo. A proper job; Un lavoro vero e proprio (o regolare). A proper mess; Un vero pasticcio. 7) (Araldica) Al naturale. A peacock proper; Un pavone (rappresentato sullo stemma) al naturale.
Significato: (Nome. Religione) 1) Proprio. Proprio ufficio.
Significato: (Avverbio. Slang Inglese) 1) Assai; molto; proprio. He was proper fed up; Era proprio scocciato.
● To do the proper thing by somebody; Comportarsi correttamente con qualcuno. (Colloquiale) To start proper; Cominciare a fare sul serio.
SINONIMI: Correct, right, good, suitable, appropriate.
CONTRARI: Improper, wrong.
Significato: (Nome. Religione) 1) Proprio. Proprio ufficio.
Significato: (Avverbio. Slang Inglese) 1) Assai; molto; proprio. He was proper fed up; Era proprio scocciato.
● To do the proper thing by somebody; Comportarsi correttamente con qualcuno. (Colloquiale) To start proper; Cominciare a fare sul serio.
SINONIMI: Correct, right, good, suitable, appropriate.
CONTRARI: Improper, wrong.
Il Morandini consiglia: Una sconfinata giovinezza
Descrizione: Italia. 2010. Genere: Drammatico Durata:95′ Fotografia: Colori Visione Consigliata: A Tutti. Voto Critica: 3,5 Voto Pubblico: 2
Regia: Pupi Avati Attori: Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Manuela Morabito, Erika Blanc.
Recensione (Il Morandini 2013): Sconfinare significa uscire, oltrepassare il confine, ma sconfinato = senza limiti, senza fine. Nel suo 41° film, da lui scritto e desunto da un suo libro, i due significati convivono e si alternano. Docente universitaria da 25 anni, sposata, senza figli, col giornalista sportivo Lino, Chicca nota che il marito ha sempre più spesso vuoti di memoria. Ostacolata dai parenti, lo accudisce personalmente, ma quando, nel regredire verso l'infanzia in un mondo impregnato di sogni, fantasie, superstizioni, ha anche inconsulti scatti di irosa violenza, lo fa visitare da un neurologo: Alzheimer. Un incidente stradale in cui Chicca rimane ferita diventa il punto di rottura del racconto, fino a quel momento in alternanza tra presente (la malattia di lui, la tenera devozione di lei) e passato (l'infanzia di Lino nella provincia bolognese) in flashback virati in seppia (fotografia: P. Rachini). È una rievocazione, e una fuga dal presente, in cui lo sguardo di Avati ripercorre molti dei suoi tipici temi. I personaggi di contorno sono descritti con una velata critica, specialmente verso le giovani generazioni. Non è, forse, un film pienamente riuscito, ma contraddice la banalità di molti critici che gli rimproverano di “fare sempre lo stesso film”. Scontata la bravura di Bentivoglio, oggi il migliore attore italiano di composizione dopo Servillo, ma non quella di Francesca Neri.
AUTORE LETTERARIO: Pupi Avati.
Questa sera, su Rai3 ore 21:05.
AUTORE LETTERARIO: Pupi Avati.
Questa sera, su Rai3 ore 21:05.
Il banner della rubrica è stato realizzato utilizzando un'immagine che ritrae un albero ideato e realizzato da Gariwo, con la calligrafia di Marta Mapelli, per celebrare le parole chiave utilizzate durante la Giornata europea dei Giusti (6 Marzo). Io ho semplicemente fatto il negativo dell'immagine e giochicchiato con i colori ù.ù
Clandestino è un'altra delle mie parole preferite!
RispondiEliminaUna sconfinata giovinezza l'ho visto parecchio tempo fa ma vorrei rivederlo per capire cosa ne penso ora...
A me piace molto quando viene usata per il suo primo significato, ovvero che si fa di nascosto. Sono poco romantica, ma sono fan dell'amore clandestino *-*
EliminaIo mi mangerei le mani. Una sconfinata giovinezza lo volevo vedere ieri sera, ma dopo cena mi sono messa a litigare con le impostazioni del pc e per risolvere cocciutamente dei problemi mi sono persa il film T.T Anche perché di tutti i film che sta consigliando il Morandini è mai possibile che io abbia visto solo Iron Man? @.@ Mi sento molto ignorante e molto commerciale.