Eccoci con il mio personale appuntamento settimanale del martedì, ovvero la rubrica Topo di biblioteca.
Come vi accennavo ieri sono zompettata in biblioteca per restituire dei libri in scadenza e già che c’ero volevo prenderne uno da presentarvi oggi, ma il caso ha voluto che tornassi a casa con ben più di un libro XD
Povera me!
Quest’oggi voglio presentarvene due perché il primo è un libro un po’ particolare nel senso che non ero passata in biblioteca con lo scopo di prenderlo...Ho alzato la testa, l’ho visto e si è magicamente posato vicino alla bibliotecaria sull’altro libro che volevo portarmi a casa XD Il libro della Vargas invece solleticava la mia fantasia da un po’ e quindi ho salito le scale della biblioteca puntando proprio questo volume della serie :-P Sono entrambi famosissimi da quanto vedo su Anobii che nella sola versione italiana il primo è posseduto da ben 2853 persone mentre il secondo quasi vede raddoppiati il numero dei lettori ovvero 4909. Con questi numeri sembra quasi che il mio intento questa settimana rimarrà vano, ma non si sa mai e qualcuno potrebbe rimanerne comunque incuriosito (infondo mica posso essere l’unica a non averli ancora letti no? T.T).
Titolo: Igiene dell'assassino
Autore: Amélie Nothomb
Traduttore: Bruno B.
Traduttore: Bruno B.
Editore: Voland (Collana: Amazzoni)
Pagine: 121 Formato: Brossura
Prezzo: 10.00€
Isbn: 8888700153
Codice bibliotecario: 843.91 NOT
Codice bibliotecario: 843.91 NOT
Trama: Al premio Nobel per la letteratura Prétextat Tach restano solo due mesi di vita. La stampa di tutto il mondo implora un'intervista con lo scrittore, che una feroce misantropia tiene isolato da anni. Quattro giornalisti lo incontreranno ma, con una dialettica in cui si mescolano logica e malafede, il Grande Scrittore si prenderà gioco di loro e li annienterà sul piano personale e professionale. Il quinto invece, una donna, gli terrà testa, e l'intervista diventerà interrogatorio, poi duello senza respiro: ne verrà fuori poco a poco un uomo ben differente, preda dei segreti più oscuri e inconfessabili..
Un romanzo quasi interamente dialogato, anche perché nessuna forma si avvicina altrettanto alla tortura.
Un romanzo quasi interamente dialogato, anche perché nessuna forma si avvicina altrettanto alla tortura.
L'autrice: Scrittrice belga di lingua francese. Figlia di diplomatici, è nata a Kobe, in Giappone, nel 1967. Nel 1992 viene pubblicato in Francia da Albin Michel il suo primo romanzo, Igiene dell’assassino, che diventa il caso letterario dell’anno: 100.000 copie vendute, due riduzioni teatrali, un film. Nelle edizioni tascabili lo stesso romanzo vende altre 125.000 copie. Da quel momento pubblica un romanzo all'anno, fedele alla stessa casa editrice, Albin Michel, come in Italia è fedele alla Voland. Il romanzo Stupore e tremori (Albin Michel 1999) ha venduto in Francia 400.000 copie. Tradotta in 15 lingue, ha ottenuto numerosissimi premi letterari tra cui il Grand Prix du roman de l’Académie Française e il Prix Internet du Livre per Stupore e tremori (da cui è stato tratto anche un film diretto da Alain Corneau), il Prix de Flore per Né di Eva né di Adamo e due volte il Prix du Jury Jean Giono per Le Catilinarie e Causa di forza maggiore. Sin dal suo primo romanzo Amélie Nothomb ha imposto uno stile: sguardo incisivo, spesso impietoso e crudele, umorismo fulmineo, storie originali che ruotano intorno a sentimenti eterni.
Nota della blogghina: Non sapevo del film su Stupore e tremori O.O Lo devo trovare!!!
Nota della blogghina: Non sapevo del film su Stupore e tremori O.O Lo devo trovare!!!
Editore: Einaudi (Collana: Stile Libero. Noir)
Pagine: 249 Formato: Brossura
Prezzo: 12.50€
Isbn: 9788806182663
Codice bibliotecario: 843.91 VAR
Trama: Una scomparsa, un omicidio e un macabro nascondiglio. Tre giovani storici disoccupati e squattrinati non sembrano la squadra piú idonea per risolvere un caso di omicidio delicato e sfuggente, eppure a volte istinto e improvvisazione arrivano piú lontano di quanto si possa immaginare...
Un faggio misteriosamente spuntato dal nulla nel giardino della cantante lirica Sophia Siméonidis, potrebbe essere uno scherzo, lo strano regalo di un ammiratore oppure un sinistro presagio. Ma quando nel giro di poche settimane una piccola strada residenziale di Parigi diverrà teatro di un omicidio ci vorrà molto intuito per riuscire a raccapezzarsi. Allora tre storici allo sbando e uno sbirro in disarmo non saranno forse inadeguati ad affrontare la situazione se è vero che - deformazione professionale - la cosa che sanno fare meglio è mettere il naso nei fatti degli altri.
Un faggio misteriosamente spuntato dal nulla nel giardino della cantante lirica Sophia Siméonidis, potrebbe essere uno scherzo, lo strano regalo di un ammiratore oppure un sinistro presagio. Ma quando nel giro di poche settimane una piccola strada residenziale di Parigi diverrà teatro di un omicidio ci vorrà molto intuito per riuscire a raccapezzarsi. Allora tre storici allo sbando e uno sbirro in disarmo non saranno forse inadeguati ad affrontare la situazione se è vero che - deformazione professionale - la cosa che sanno fare meglio è mettere il naso nei fatti degli altri.
L'autrice: Fred Vargas è uno pseudonimo. L'autrice ha deciso di adottarlo in omaggio alla sorella gemella Jo, una pittrice che nelle sue opere si firma appunto Vargas (Vargas è il cognome del personaggio interpretato da Ava Gardner nel film La contessa scalza). È figlia di una chimica e di un surrealista. È ricercatrice di archeozoologia presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche (Cnrs), ed è specializzata in medievistica. Per cinque anni ha lavorato sui meccanismi di trasmissione della peste dagli animali all'uomo. Scrive ogni suo romanzo in ventuno giorni, durante il periodo di vacanza che si concede ogni anno. Rivede poi il testo per tre o quattro mesi, con il suo editor privilegiato: la sorella Jo. Scrive dall'85. Dal '92 ha pubblicato quasi un libro l'anno. È tradotta in 22 lingue ed è considerata l'anti-Patricia Cornwell. A tal proposito, ha dichiarato che «il poliziesco è una specie di favola, ironica o tragica o cerebrale. Non sopporto i gialli ultraviolenti che raccontano crimini complicatissimi (che nella realtà non esistono): un delitto è sempre semplice». Questo non le impedisce certo di dispiegare nei suoi romanzi una straordinaria visionarietà, unita a una capacità di indagine psicologica e alla passione per meticolose ricostruzioni ambientali.
Di Fred Vargas Einaudi Stile libero ha in catalogo finora: Io sono il Tenebroso (2000, 2003, 2006), Chi è morto alzi la mano (2002 e 2006), Parti in fretta e non tornare (2004 e 2006), Sotto i venti di Nettuno (2005 e 2008), L'uomo a rovescio (2006, 2008), Nei boschi eterni (2007 e Super Et 2008), L'uomo dei cerchi azzurri (2007), Un po' piú in là sulla destra (2008 e 2010), Un luogo incerto (2009 e 2011), Prima di morire addio (2010 e 2011), I quattro fiumi (2010), Critica dell'ansia pura (2010), La cavalcata dei morti (2011) e le raccolte La trilogia Adamsberg (2009), che riunisce le prime inchieste del commissario, Scorre la Senna (2009), raccolta di tre racconti con protagonista il commissario Adamsberg, e I tre evangelisti (2010), che riunisce in un unico volume i romanzi Chi è morto alzi la mano, Un po' più in là sulla destra e Io sono il Tenebroso.
Ordine di pubblicazione in patria: Per chi come me predilige leggere i libri, in particolare gialli, nell'ordine in cui sono stati pubblicati in lingua originale mi appoggio a Wikipedia per lasciarvi l'ordine esatto ^^
- Les Jeux de l'amour et de la mort, 1986 (Non ancora tradotto)
- Prima di morire addio (Ceux qui vont mourir te saluent, 1994) (Einaudi, 2010)
- Chi è morto alzi la mano (Debout les morts, 1995) (Einaudi, 2002)
- Un po' più in là sulla destra (Un peu plus loin sur la droite, 1996) (Einaudi, 2008)
- L'uomo dei cerchi azzurri (L'Homme aux cercles bleus, 1996) (Einaudi, 2007)
- Io sono il Tenebroso (Sans feu ni lieu, 1997) (Einaudi, 2000)
- L'uomo a rovescio (L'Homme à l'envers, 1999) (Einaudi, 2006)
- Parti in fretta e non tornare (Pars vite et reviens tard, 2001) (Einaudi, 2004)
- Sotto i venti di Nettuno (Sous les vents de Neptune, 2004) (Einaudi, 2005)
- Nei boschi eterni (Dans les bois éternels, 2006) (Einaudi, 2007)
- Un luogo incerto (Un lieu incertain, 2008) (Einaudi, 2009)
- La cavalcata dei morti (L'armée furieuse, 2011) (Einaudi, 2011)
Igiene dell'assassino, l'ho letto, m'è piaciuto molto! :)
RispondiEliminaQuello della Vargas invece ancora no, ma ce l'ho già in wishòlist: come si fa a resistere ad un titolo così bello?!? :D
Scusa la curiosità: ma quanti libri puoi prendere in una volta sola in Biblioteca? Io in quella della mia città massimo due!
Finalmente trovo qualcuno a cui il libro di Amélie Nothomb è piaciuto! Io l'ho preso perchè ho letto più di una volta commenti negativi da ragazze del gruppo e volevo capire come mai dato che Stupore e tremori mi è piaciuto, anche se ho trovato l'Amélie protagonista un pò assurda.
RispondiEliminaIl libro della Vargas l'ho scelto oltre che per il titolo anche per la trama. Come fa un albero a spuntare dal nulla? XD Sono curiosa di saperlo!
Dipende da quale biblioteca :-P Sono iscritta ad una biblioteca a Torino che fa prendere credo 4 libri, non ricordo bene quanti perchè è un pò che non ci vado (poi a volte mi sembra che facciano un pò come gli pare XD) comunque 3 sicuramente.
Invece quella che ho sotto casa fa parte di un circuito che comprende un sacco di biblioteche tutte di paesini confinanti con Torino, ma mai in Torino. Nella biblioteca qui sotto e nel paese vicino posso prendere 3 libri, ma ogni biblioteca del circuito ha le sue regole. In totale posso avere in prestito fino a 7 o 9 libri (la bibliotecaria non si ricordava bene ed io non ho ancora preso più di 6 libri :-P) prendendoli da più biblioteche del circuito.
Insomma...Aggiungendoci il prestito tra biblioteche gratuito è una pacchia XD
P.s. Dimenticato un pezzo ù.ù
RispondiEliminaTra l'altro posso prendere anche 3 DVD e/o 3 CD dalla biblioteca torinese e solamente 2 DVD dalla biblioteca del circuito T.T Per i CD non ho chiesto ù.ù
Grazie della spiegazione sulle biblioteche! :)
RispondiEliminaComunque non mi lamento, con la mia lentezza nel leggere penso che comunque più di due libri alla volta non li prenderei comunque! Era solo per curiosità!:)
Riguardo alla Nothomb, questo libro è diversissimo da Stupore e tremori, come pure è molto diverso da Sabotaggio d'amore, l'altro suo libro che ho letto (e tra l'altro, finora, il mio preferito!).
Quindi, insomma, adesso non ti voglio deotivare ma potrebbe anche capitare che uno t'è piaciuto tanto e l'altro no! A me però è piaciuto, sono andata a vedere sul blog e gli ho dato anche mezzo voto in più rispetto a Stupore e tremori! :)